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Da Formigoni ad Alemanno, forti critiche dagli enti locali

Nelle ultime ore parole dure da vari esponenti politici, non solo dell’opposizione – Alemanno: “E’ inaccettabile: ha bisogno di significative correzioni” – Formigoni: “Ulteriori pesanti sacrifci per i cittadini da noi amministrati” – Bersani: “La manovra pesa sui ceti popolari e sul ceto medio che paga le tasse” – Di Pietro: “Manovra luci e ombre”

Da Formigoni ad Alemanno, forti critiche dagli enti locali

Il Consiglio dei ministri ha appena approvato la (storica) manovra anti-crisi. Ma le critiche lanciate al provvedimento erano già iniziate da alcune ore: molte in arrivo da esponenti della maggioranza di centro-destra, soprattutto amministratori regionali e locali.
Secondo Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, i tagli previsti «sono ulteriori pesanti sacrifici per i cittadini da noi amministrati». «Una manovra che colpisce ancora glei enti locali avrà un effetto antisociale». «Quello che ci hanno presentato – ha precisato Gianni Alemanno, sindaco di Roma e vicpresidente dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani – è inaccettabile, perché siamo in un ambito puramente di spesa sociale. Il documento ha bisogno di significative correzioni, non di semplici aggiustamenti». Alemanno ha oggi incontrato Berlusconi e lo ha trovato «perplesso».
«Mi sarei aspettato qualcosa di più coE’ inaraggioso da parte di Tremonti – ha dichiarato Flavio Tosi, sindaco di Verona -. Ha fatto una fotocopia delle precedenti manovre finanziarie. Nion ha fatto un grande sforzo: se c’era solo da fotocopiare era capace anche un bambino».
Quanto a Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria (e rappresentante dell’opposizione), ha detto: «Un giverno che fa una manovra tenuto per mano dalla Merkel e dalla Bce è un governo che non c’è più».
“E’ una manovra con ombre e luci – ha sottolineato Antonio Di Pietro, leader di Idv -. Vista la situazione disastrosa in cui versa il sistema economico-finanziario del nostro Paese, l’Italia dei Valori ha il dovere di fare la sua parte, affrontando il provvedimento in merito”.
Per Pierluigi Bersani, segretario del Pd, “quel poco che c’è in questa manovra pesa a carico dei ceti popolari e dei ceti medi che pagano le tasse”.

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