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Carbonara Day: la più imitata la più tradita

In questo anno di Covid gli italiani costretti in casa hanno aumentato il consumo di pasta del 10 per cento. Aumentate anche le esportazioni. La Carbonara protagonista mondiale. Ma anche la più imitata. Una galleria degli orrori gastronomici in tutto il mondo. E ci si mise pure Tom Cruise

Carbonara Day: la più imitata la più tradita

Carbonara Day, chissà quante ne hanno cucinate gli italiani durante questo anno in cui sono stati spesso costretti a rinchiudersi fra le mura domestiche trovando consolazione solo nei piaceri della tavola. Certo è che gli acquisti di pasta nell’ultimo anno sono balzati del 10%. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Ismea divulgata in occasione della Giornata internazionale della carbonara che si festeggia oggi in tutto il mondo.

Un piatto che ha trainato il successo della pasta italiana in  linea con il ritorno alla cucina casalinga con la riscoperta di ricette della tradizione, a partire proprio dalla pasta alla carbonara. Un successo che non ha riguardato solo l’Italia ma ha varcato i nostri confini con la pasta che ha fatto segnare il record storico delle esportazioni per un valore superiore a 3,1 miliardi nel 2020 grazie ad un balzo del 16% secondo la Coldiretti.

Una crescita che ha favorito purtroppo anche la moltiplicazione di inquietanti tarocchi del prestigioso piatto della tradizione popolare italiana come avviene  con l’abitudine  di modificarla in molti continenti con l’impiego della panna, con l’uso frequente dell’aggiunta di cipolla, fino alla “Smoky Tomato Carbonara”, ovvero la carbonara di pomodoro affumicata pubblicata recentemente dal prestigioso New York Times.

La versione inventata dal quotidiano Usa utilizza oltre al pomodoro il bacon al posto del guanciale mentre il Pecorino Romano viene sostituito dal Parmesan una brutta copia Made in Usa del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Al di fuori dell’Italia, soprattutto in Francia e Germania, esistono preparati liofilizzati all’aroma di carbonara. Ma si può proseguire in questa galleria degli orrori con il Regno Unito dove l’uovo è a volte è sostituito da besciamella, con il Giappone, dove solitamente viene aggiunta la panna e non è presente pecorino, con la Spagna dove si usa utilizzare, oltre alla panna e succedanei del Parmigiano, cipolla e champignon e sostituire il guanciale con la pancetta.

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy – lamenta la Coldiretti – offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.

Da un rapporto dell’Accademia italiana della cucina, la ricetta originale della pasta alla carbonara risulta dunque la più “falsificata” tra tutte le ricette italiane all’estero.

Ma va pure detto che nella sua storia, recente, è un piatto che fa discutere.

Roma se la è accaparrata come piatto icona facendolo nascere dall’incontro fra le “Razioni K” dell’esercito americano (uova in polvere e bacon) e gli spaghetti cucinati estemporaneamente. Ma la carbonara nasce al nord grazie ad un giovane cuoco Renato Gualandi che lavorava in Emilia per la quinta armata e che si trasferì con l’esercito nella capitale e mise a punto la golosa ricetta che conosciamo ancora oggi. L’Abruzzo ne rivendica le origini da un antico piatto dei carbonai, e anche Napoli si richiama alle tradizioni della sua cucina povera.

Un cortometraggio realizzato per il Carbonara Day di quest’anno dalla Barilla vede un soldato americano, interpretato da Yonv Joseph chiedere l’aiuto di un giovane cuoco, interpretato da Claudio Santamaria, per realizzare un piatto che consoli i soldati americani di stanza a Roma, lontani dai propri affetti.  E ci riescono benissimo con un fumante piatto di Carbonara che suggela l’amicizia fra i due popoli.

Anche se non mancano vere e proprie bestemmie made in Usa, come quando una quindicina d’anni fa Tom Cruise durante un popolare trasmissione alla TV USA di Oprah Winfrey si fece vanto di una carbonara da manuale partendo da un soffritto di cipolla e aglio. Cosa che per poco non fece prendere un infarto allo chef Gualandi divenuto nel frattempo Gran Cancelliere della Commanderie des Cordons per aver cucinato a regine, presidenti, ministri.

Ma non sono solo gli americani ad aver schiaffeggiato la grande invenzione di Gualandi, ci si sono messi pur i francesi quando si inventarono sul sito Demotivateur di fra cuocere in una pentola d’acqua pancetta, pasta formato farfalle, acqua e cipolla affettata pwer poi mantecare il tutto con panna e guarnire con tuorlo crudo e prezzemolo.

Ci si è messo anche il grande Gordon Ramsay, lo chef-imprenditore-scrittore-attore beritannico che ha scelto Twitter per pubblicare un video con la sua versione della Carbonara. Il titolo del video è “The most amazing carbonara…” in cui lo chef spadellava una generosa forchettata di spaghetti, avvolti in una fitta densa salsa dal colore indefinito che fece inorridire anche i suoi fan.

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