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Cantieri, prove di compromesso: a Fincantieri la guida del civile, ai francesi il militare

In vista del vertice tra Gentiloni e Macron del 27 settembre Italia e Francia sono al lavoro per trovare un accordo che dia luogo a un gruppo cantieristico attivo sia nella cantieristica civile che militare nel quale Fincantieri avrebbe la leadership delle navi da crociera e la francese Naval Group nelle navi militari

Cantieri, prove di compromesso: a Fincantieri la guida del civile, ai francesi il militare

A Fincantieri la guida della cantieristica civile e alla francese Naval Group quella della cantieristica militare ma in un unico grande gruppo internazionale destinato a primeggiare nel mondo. È questo lo schema di compromesso a cui hanno già cominciato a lavorare Italia e Francia dopo il vertice lampo di lunedì scorso e in vista del summit tra il premier Paolo Gentiloni e il presidente Emmanuel Macron del 27 settembre prossimo.

Il fatto che alla Camera il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, mostri i muscoli e dica che l’Italia è pronta ad applicare, dove possibile, il golden power su Telecom Italia per difendere l’interesse nazionale non esclude affatto che i due governi cerchino, insieme alle aziende interessate, la via di un accordo, anche se, come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli.

La novità delle ultime ore è che i soggetti aziendali in campo non saranno più solo due, e cioè Fincantieri e Stx France che duellano sui cantieri di Saint Nazaire, ma tre con l‘ingresso sulla scena di Naval Group, società francese leader nella cantieristica militare, fondato nel 1631 dal cardinal Richelieu, di cui s’è cominciato a parlare già nel vertice romano di lunedì.

Se verrà raggiunta un’intesa tra Italia e Francia che dia luogo a una grande alleanza nella cantieristica, Fincantieri si vedrà riconoscere la leadership e la guida del ramo civile mentre Naval Group, che ha un fatturato quasi doppio di Fincantieri nel militare, avrebbe il timone dei cantieri militari.

Non è escluso che in futuro il ramo militare dell’eventuale alleanza cantieristica Italia-Francia si possa allargare ai tedeschi di ThyssenKrupp dando luogo al primo nucleo della difesa comune europea che rappresenterebbe un grosso passo avanti non solo sul piano industriale ma anche sul piano del rilancio del processo di integrazione europea.

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