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Italia-Francia, su Fincantieri e Tim governo gioca la carta dei diritti speciali

Il ministro Calenda sollecita un’istruttoria al fine di valutare la sussistenza di obblighi di notifica e l’esercizio di poteri speciali sugli assetti societari di Tim – Calenda:“Applicheremo con intransigenza le norme sulla golden share”

Fincantieri su Saint Nazaire, Vivendì su Telecom Italia: due casi ormai legati a doppio filo nel muro contro muro tra Italia e Francia che, nonostante i tentativi di distensione, sembra dover continuare ancora a lungo.

Dopo il nulla di fatto nell’incontro a tre tra il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il numero uno del Mef, Pier Carlo Padoan e il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, nel corso di un’informativa alla Camera riguardante proprio il caso Fincantieri – Stx, il titolare del Mise passa al contrattacco:

Applicheremo con intransigenza le norme sulla golden share e proporremo una norma antiscorrerie per le aziende quotate”.

Tim: al via istruttoria

Ma i problemi tra Italia e Francia non riguardano solo Fincantieri e si allargano anche a Telecom Italia. Lo scorso 31 luglio, il ministro Calenda ha inviato una nota alla Presidenza del Consiglio con la quale ha sollecitato un’istruttoria da parte del gruppo di coordinamento all’interno della Presidenza stessa volta a valutare “la sussistenza di obblighi di notifica e, più in generale, l’esercizio di poteri speciali sugli assetti societari di TIM Spa”.

Questo quanto si legge in una nota pubblicata sul sito del Governo nella quale si spiega che la suddetta istruttoria “valuterà la sussistenza di obblighi di notifica e, più in generale, l’applicazione del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, in relazione al comunicato stampa del 28 luglio u.s. di TIM spa.

“Nel comunicato in questione – si legge ancora sul sito del Governo – erano state rese note, inter alia, alcune tematiche di corporate governance affrontate dal Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ed, in particolare, la presa d’atto dell’inizio dell’attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi SA. Nel comunicato in questione erano state rese note, inter alia, alcune tematiche di corporate governance affrontate dal Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ed, in particolare, la presa d’atto dell’inizio dell’attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi SA”.

Occorre ricordare che il 1°agosto, il presidente del PD Matteo Orfini, ha presentato un’interpellanza allo stesso ministero chiedendo a sua volta una valutazione relativa all’attivazione della golden power su Telecom. Ma il ministro Calenda aveva già fatto la sua mossa.

Ricordiamo che Vivendi detiene attualmente il 23,9% di Telecom Italia. Dopo la fuoriuscita milionaria dell’ormai ex ad, Flavio Cattaneo e il passaggio delle deleghe a De Puyfontaine, la Consob ha deciso di avviare un indagine al fine di accertare se il numero uno della società transalpina, Vincent Bolloré, stia esercitando anche la direzione e il coordinamento dell’azienda italiana.

Se così fosse potrebbe scattare l’obbligo per i transalpini di consolidamento del debito e di offerta pubblica d’acquisto.

Calenda su Fincantieri

Su Fincantieri si va avanti con la linea dura. Calenda ha ribadito che il Governo “manterrà la linea di fermezza che ha sin qui seguito, tenendo aperto il canale di dialogo” con l’esecutivo francese. Perchè “riteniamo che esistano tutte le condizioni per trovare un accordo su Stx e andare avanti sul progetto di partnership tra Fincantieri e Naval Group”, ha sottolineato.

Il ministro ha ricordato che la questione della composizione sarà affrontata nel vertice bilaterale Franco-Italiano del prossimo 27 settembre, ricordando che “il 31 maggio il Presidente Macron, recandosi in visita presso i cantieri navali Stx, ha manifestato la volontà di rivedere gli accordi sottoscritti tra il gruppo italiano e il Governo Hollande, dando di fatto mandato al Ministro dell’economia di avviare con gli interlocutori italiani un ulteriore confronto che ha avuto luogo lo scorso 5 giugno a Roma, quando con il Ministro Padoan abbiamo incontrato Le Maire”. E “in quella sede – ha continuato – abbiamo chiarito alle nostre controparti francesi che ritenevamo la sostanza dell’accordo preso con il precedente Governo non modificabile“.

“Non vi è dubbio – ha detto Calenda a Montecitorio – che affrontiamo un mondo in cui nazionalismo e protezionismo tornano prepotentemente alla ribalta. Il nostro Paese deve rafforzare i meccanismi di difesa dai comportamenti scorretti e da quelli predatori. Per questa ragione il Governo italiano, per molto tempo da solo in Europa, ha contrastato con successo ogni progetto di indebolimento degli strumenti di difesa commerciale”.

Inoltre, ha spiegato il numero uno dello Sviluppo Economico, “per questa ragione abbiamo inviato all’UE una bozza di norma contro le acquisizioni predatorie di aziende ad alto contenuto tecnologico, da parte di imprese provenienti da Paesi che non sono economie di mercato. Per questo infine applicheremo con intransigenza le norme in vigore sulla golden share e proporremo una norma anti-scorrerie per le aziende quotate”.

“Un paese serio – ha detto ancora – agisce attraverso le regole, che se la situazione lo richiede possono essere rafforzate, ma non discriminando sulla base della nazionalità”. Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda nell’informativa su Fincantieri-Stx alla Camera. “Un paese serio e forte – ha proseguito – non si chiude per giocare solo in difesa, tanto più quando ha la consapevolezza e l’orgoglio di essere il quinto Paese al mondo per surplus commerciale dei beni manifatturieri e comprende che il proprio futuro è indissolubilmente legato alla propria capacità di competere sui mercati internazionali e di attrarre capitale di crescita”.

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