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CAMPIONATO SERIE A – Juventus-Fiorentina, playoff con vista scudetto

Il big match di stasera a Torino diventa uno “snodo importante” per la corsa allo scudetto dopo la fuga dell’Inter – Se vuole tentare la rimonta, la Juve di Allegri deve assolutamente vincere mentre la Fiorentina, ottimamente guidata dall’ex Paulo Sousa, deve acciuffare almeno un pari se vuole tenere aperta la porta a un impensabile scudetto

CAMPIONATO SERIE A – Juventus-Fiorentina, playoff con vista scudetto

Un “playoff” con vista scudetto. Juventus-Fiorentina (ore 20.45), ovvero la quinta contro la seconda in classifica, rappresenta uno snodo cruciale per il campionato, tanto più dopo la vittoria dell’Inter nell’anticipo di Udine. La classifica obbliga bianconeri e viola a prendersi i 3 punti ma è chiaro che sono soprattutto i padroni di casa, quinti e a – 9 dalla capolista, a non poter proprio sbagliare.

“A questo punto del campionato non si può ancora parlare di gara decisiva – il commento di Allegri. – Il nostro obiettivo è quello di essere competitivi su tutti i fronti a marzo, è chiaro però che siamo di fronte a uno snodo importante. Essere a ridosso delle prime ci darebbe maggiori chance e un risultato positivo accorcerebbe i tempi per la risalita rispetto alle previsioni”. Il tecnico bianconero non lo dice apertamente ma anche lui conosce l’importanza del match in questione. Juventus-Fiorentina, già di per sé accesa e carica di significati, potrebbe regalare risvolti determinanti per il proseguo dei giochi.

Il discorso vale anche per i viola, partiti con obiettivi decisamente meno gloriosi e ritrovatisi invece a lottare al vertice. Merito di Paulo Sousa, ex juventino accolto tra i fischi e diventato in pochi mesi idolo indiscusso di tutta Firenze. “La Juve è tornata in salute, avrei preferito incontrarla prima – le parole del tecnico portoghese. – Ma anche noi stiamo bene, sentiamo la passione del nostro pubblico e vogliamo continuare il nostro splendido percorso”. Paulo Sousa, faro del centrocampo bianconero nel biennio 1994-96 (1 Champions League, 1 scudetto, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana), sarà l’osservato speciale dello Stadium: in molti, infatti, lo vedono come possibile successore di Allegri proprio alla guida della Signora.

“Non mi vorrete mica mandare via – ha scherzato l’attuale tecnico bianconero. – I risultati gli stanno dando ragione e sono convinto che avrà un futuro importante. Anche se poi, nel calcio, contano soprattutto i risultati…”. Nessuno lo sa meglio di lui, costretto a convivere con una montagna di critiche nonostante il quasi-triplete della scorsa stagione. Ora però la sua squadra è tornata a seguirlo, nonostante il passo falso di Siviglia abbia riportato a galla alcuni problemi. “In Europa non ci si possono permettere distrazioni – ha spiegato ieri. – In Italia le partite sono diverse ma contro la Fiorentina servirà un gioco aggressivo.

Siamo consapevoli che vincere ci farebbe fare un bel salto in classifica”. La Juve, come di consueto nelle ultime settimane, si affiderà al 3-5-2 con Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Khedira (o Sturaro), Marchisio, Pogba e Alex Sandro a centrocampo, Mandzukic e Dybala in attacco. La Fiorentina risponderà con un 3-4-2-1 abbastanza speculare: Tatarusanu tra i pali, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez e Astori nel reparto arretrato, Bernardeschi, Badelj, Vecino e Marcos Alonso in mediana, Borja Valero e Ilicic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Kalinic.

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