Condividi

Calciomercato, le pagelle: 9 alla Juve, poi Napoli e Inter, in coda il Milan

I campioni d’Italia hanno condotto una campagna acquisti spettacolare, anche se hanno dovuto rinviare l’arrivo di Witsel e hanno perso Pogba e Morata – Buona anche la performance di mercato del Napoli, anche se ha perso Higuain, e dell’Inter alla cinese _ Discreta la Roma ma ha perso Pjanic – Malissimo il Milan, ma senza soldi c’era poco da inventare

Calciomercato, le pagelle: 9 alla Juve, poi Napoli e Inter, in coda il Milan

Il 31 di agosto sono finiti i sogni, le scintille e i brividi del calciomercato. Ecco le pagelle delle maggiori protagoniste del calcio italiano.

JUVENTUS
VOTO 9

Fosse arrivato Witsel (o un altro centrocampista dello stesso livello) staremmo parlando di un mercato perfetto, ad ogni modo l’estate della Juventus resta spettacolare anche così. Gli altri dovevano ancora decidere il da farsi e i bianconeri presentavano Pjanic e Dani Alves, non proprio gli ultimi arrivati. Inutile dire che il colpo per antonomasia resta Gonzalo Higuain, ma anche Pjaca (uno dei migliori prospetti giovani d’Europa), Benatia (chi altri in Italia può permettersi una “riserva” simile?) e Cuadrado non scherzano. Certo, sono partiti Pogba e Morata, Lichtsteiner sembra finito ai margini e un centrocampista in più (anche alla luce dell’infortunio di Marchisio) serviva davvero ma non si può avere tutto. E già così la Juventus è pronta a dare l’assalto alla tanto agognata Champions League.

NAPOLI
VOTO 7,5

Vendere Higuain e rifarsi un’intera squadra. La partenza del Pipita, paradossalmente, si è rivelata utile alla società partenopea. Certo, è andato via un top player da 36 gol in campionato, queste prime due giornate però dimostrano che i problemi del Napoli non erano (e non sono) in zona gol. Magari Milik non segnerà come il predecessore ma tra Mertens, Insigne, Gabbiadini (chissà poi perché volevano venderlo a tutti i costi) e Hamsik il numero di reti potrebbe restare lo stesso. Gli azzurri hanno sfruttato i 90 milioni incassati per rinforzare la rosa, così da poter sostenere il doppio impegno Campionato-Champions senza troppi problemi, almeno sulla carta. Maksimovic e Tonelli in difesa, Zielinski, Diawara e Rog a centrocampo, Giaccherini in attacco: ora il Napoli ha due giocatori per ruolo. Conditio sine qua non per provare davvero a diventare grande.

INTER
VOTO 7

 Non c’è che dire: la nuova proprietà cinese non è entrata in punta di piedi. Suning ha investito la bellezza di 114 milioni, cambiato un allenatore dal nome pesante, riportato l’Inter su tutti i giornali. Il problema è che tra le luci della ribalta e i risultati del campo ci sono tante sfumature e queste, al momento, stanno facendo la differenza. Fran De Boer dovrà dimostrare il suo valore al più presto, così come alcuni giocatori pagati a peso d’oro nonostante un pedigree tutto da valutare. Joao Mario e Gabigol, per esempio, sono costati 73 milioni: una bella cifra, da tramutare al più presto in gol e spettacolo. Promossi Banega (già solo perché arrivato a parametro zero) e Candreva, interessante Ansaldi, resta da capire perché non sono stati presi un regista (ad oggi ancora Medel) e un centrale di difesa da alternare a Miranda e Murillo, ruoli in cui la squadra era scoperta anche l’anno scorso. In generale comunque il mercato nerazzurro resta positivo (da sottolineare le mancate cessioni di Icardi e Brozovic): se sufficiente per andare in Champions lo scopriremo solo col tempo.

 
ROMA
VOTO 5,5

Insufficienza giallorossa e non solo per l’eliminazione dalla Champions (che comunque pesa). Impossibile infatti ritenere la Roma attuale più forte della precedente e questa, alla luce dei proclami di Spalletti, non è una notizia positiva. La partenza di Pjanic (per giunta alla Juventus) basta e avanza per indebolire la squadra, ora priva di un giocatore importantissimo, quasi fondamentale. Sabatini ha provato fino all’ultimo a sostituirlo ma il no di Wilshere (comunque lontano anni luce dal bosniaco) dimostra come il progetto Roma non sia poi così allettante. L’unico vero colpo è Bruno Peres, per il resto ci sono tante incognite: Vermaelen (riserva fissa a Barcellona e già protagonista di un’espulsione a Oporto), Juan Jesus e Fazio non sembrano in grado di risolvere il problema difesa (anzi), Gerson e Paredes a centrocampo hanno potenzialità interessanti ma dovranno dimostrarle sul campo. Se la corsa Champions sembra riaperta, insomma, lo si deve proprio al mercato della Roma.

MILAN
VOTO 4,5

 Mezzo voto in più per le oggettive difficoltà economiche di un mercato stranissimo, ai limiti dell’assurdo. Mai come questa volta Galliani ha dovuto lavorare in condizioni difficilissime: i soldi non c’erano, la possibilità di rimandare i pagamenti neppure. E così via con i prestiti con diritto di riscatto, unica formula possibile per l’ad ma poco produttiva, quantomeno per giocatori di buon livello. Musacchio, Benatia, Cuadrado, Stambouli, Garay, Kovacic, Fabregas e Ramsey: eccolo qui il lungo (lunghissimo) elenco di porte in faccia al povero Galliani. E se a questo aggiungiamo i no per Pjaca (ha preferito la Juve), Badelj (la Fiorentina ha posto il veto) e Bentancur (già opzionato da Marotta), la figuraccia è completa. Il Milan ha provato a rimediare con Lapadula, Gustavo Gomez, Sosa, Pasalic e Mati Fernandez, quest’ultimo preso proprio al fotofinish. Difficile che i suddetti possano alzare la qualità media di una squadra rimasta, per la terza volta consecutiva, fuori dall’Europa: ai rinforzi “veri”, insomma, dovranno pensare i cinesi, in arrivo in autunno e obbligati ad aprire il portafoglio. Altrimenti il povero Montella rischia di fare la fine dei suoi predecessori.

Commenta