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Buzzi Unicem, profitti giù e titolo su

Nonostante un calo di quasi il 30% degli utili netti, le azioni guadagnano oltre il 6%. Buona ripresa dei volumi in Europa e Messico. Male gli Stati Uniti. Confermate le previsioni di crescita per il 2011

Buzzi Unicem, profitti giù e titolo su

Accelera la corsa Buzzi Unicem dopo la diffusione dei dati semestrali: il titolo sale del 6,64% a 7,465 euro per azione, tra i migliori del Ftse Mib. Il gruppo vede scendere gli utili netti del 29,8% a 11,9 milioni di euro, ma conferma per il 2011 risultati operativi ricorrenti migliori del 2010 grazie a un secondo semestre atteso in tendenziale miglioramento.

“Sul fronte dei prezzi grazie alla base di confronto più favorevole e alla vivacità della domanda, riteniamo che il valore medio a fine esercizio sarà generalmente superiore a quello del 2010, salvo poche eccezioni (Repubblica Ceca, Stati Uniti). Il livello assoluto dei costi energetici si mantiene assai elevato ma la volatilità potrebbe ridursi nella seconda parte dell’anno. Nel complesso riteniamo esistano le premesse per ottenere nel secondo semestre un miglioramento rispetto al 2010 e quindi confermare, per l’intero esercizio 2011, la previsione di risultati operativi ricorrenti migliori dell’anno precedente”, si legge nella nota di Buzzi unicem.

Continuerà ancora nel secondo semestre però l’andamento a due velocità dei mercati in cui il gruppo opera: perdurante difficoltà del settore costruzioni in Italia e negli Stati Uniti e buona ripresa dei volumi di vendita in Europa Orientale, Europa Centrale e Messico che ha permesso alla fine al gruppo di aumentare i ricavi netti del 9,1% a 1,24 miliardi contro 1,23 miliardi dei primi sei mesi del 2010.

Il favorevole effetto volumi non si è però ancora tradotto in un miglioramento dei prezzi, sebbene, rileva il gruppo, rispetto ai valori d’uscita la situazione a fine giugno sia migliorata quasi ovunque. L’effetto prezzi sfavorevole e il forte aumento dei costi energetici (soprattutto del combustibile) hanno continuato a penalizzare la redditività operativa: il margine operativo lordo è stato pari a 183,1 milioni, contro i 189,3 milioni del 2010 (-3,2%) ma a tassi di cambio e perimetro costanti il margine operativo lordo si sarebbe contratto del 5,1%

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