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Borse, un lunedì di paura per tutta Europa e Piazza Affari fa l’esame alla manovra

I timori di peggioramento dell’economia e soprattutto di un nuovo attacco della speculazione al debito sovrano dei Paesi più fragili tengono i mercati in ansia – Milano fa il test alla nuova manovra e apre subito in pesante ribasso – In settembre l’Italia deve rinnovare titoli di Stato per 61,5 miliardi – Lagarde: alle banche europee servono 200 mld

Borse, un lunedì di paura per tutta Europa e Piazza Affari fa l’esame alla manovra

LA MERKEL PERDE ANCHE IN CASA CDU
MENO 6 % IN MECLEMBURGO

La cancelliera Angela Merkel ha subito una secca sconftta elettorale in Meclemburgo, la sua regione natale, finora governata da una grande coalizione tra Cdu e Spd. La Cdu arretra di sei punti, mentre i socialdemocratici salgono al 36 per cento. Guadagnano voti sia i Verdi che la sinistra: ora è possibile un’alternativa di sinistra anche se la Spd non si è detta disponibile a rompere l’alleanza con la Cdu.

TUTTE LE BORSE CON IL FIATO SOSPESO
SULL’ITALIA L’INCOGNITA DELLA MANOVRA

Nonostante il finale assai deprimente, per le Borse europee si è chiusa una settimana positiva, la seconda consecutiva. L’indice FtseMib di Milano ha guadagnato l’1,7%, la perdita da inizio anno è -25,3%. L’indice complessivo europeo Stoxx 600 è salito del 2,8%. Ma il crollo dei mercati di venerdì, dopo l’annuncio dei dati negativi sull’occupazione Usa, ha lasciato il segno: è tornata, un po’ in tutti i mercati, la sindrome recessione. In Piazza Affari sono caduti tutti i titoli maggiormente legati al ciclo economico, atteso ora in rallentamento, a partire dal settore auto. Ma non è andata meglio al settore finanziario. Al termine della seduta. Solo Bulgari (ormai sull’orlo del delisting) ha chiuso con il segno positivo. Nel week end il quadro non si è certo rasserenato. La commissione Bilancio del Senato ha approvato a manovra di Ferragosto in tempo per l’apertura di settimana delle Borse internazionali, a evitare eventuali contraccolpi finanziari per l’Italia. Il testo approderà in aula martedì. Tra le novità dell’ultima ora i conti correnti e i rapporti finanziari non dovranno essere più indicati nella dichiarazione dei redditi. Anche la pubblicazione online dei modelli 730 e Unico viene depotenziata: i dati dei contribuenti saranno messi online dai Comuni solo in versione “aggregata”. Le critiche restano vivaci. E al workshop Ambrosetti il ministro Tremonti non ha convinto la platea, a partire dagli industriali. “Se qualcuno si ritiene soddisfatto da quel che ha detto il ministro – ha commentato Marco Tronchetti Provera – vuol dire che non è lucido”. Si è accentuata venerdì anche la corsa agli investimenti ritenuti “sicuri” come la valuta elvetica, che è letteralmente decollata ed in serata è indicata a 1,1174 contro l’euro, da 1,1344 della chiusura precedente. In tre sedute il franco è salito del 6%. Balzo dell’oro che guadagna il 2,7% a 1.876 dollari.

BRUNELLO CUCINELLI NON SI FERMA
MEDIOBANCA CURERA’ L’IPO DEL 35%

In questa situazione ad alta tensione c’è chi progetta l’ingresso in Borsa nei primi mesi del 2012. E’ il re del cashmere umbro, Brunello Cucinelli. In un articolo sul Financial Times l’industriale del lusso (fatturato di 200 milioni nel 2010, +285) annuncia il progetto di Ipo alla Borsa di Milano. Il collocamento, curato da Mediobanca e da Merrill Lynch riguarderà il 35 per cento del capitale. Il giro d’affari a fine 2011 dovrebbe raggiungere quota 245 milioni con un utile di 30 milioni (-65 per cento).

OGGI IL VERTICE CON EDF SU EDISON
SI PROFILA LA SOLUZIONE ACEA

Incontro forse decisivo oggi per le sorti di Edison tra il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e il presidente di Edf, Henri Proglio. Il 15 settembre scade il patto di sindacato in Edison tra i francesi di Edf e i soci italiani, riuniti in Delmi e guidati da A2A. L’accordo sul divorzio in Foro Bonaparte era stato trovato già nel marzo scorso e prevedeva il passaggio del controllo di Edison ai francesi in cambio della cessione di alcune centrali ad A2A. L’intesa tuttavia era stata bloccata dal Governo, contrario al passaggio di Foro Buonaparte a Edf. Da q ui la richiesta dei francesi, prima di tornare al tavolo con Delmi, di una garanzia che Palazzo Chigi non blocchi nuovamente l’intesa.Tra le ipotesi che circolano c’è quella di costituire una cordata attorno a Delmi per rilevare Edipower, a cui potrebbe aggiungersi la municipalizzata Acea per rilevare le centrali Edipower da Edison.

A SETTEMBRE L’ITALIA DEVE RINNNOVARE 61,5 MLD DI TITOLI
LA SPAGNA CAMBIA LA COSTITUZIONE A TEMPO DI RECORD

Il giorno 8 si terrà il direttorio della Banca Centrale Europea. Stavolta, oltre ad esaminare il dossier inflazione, il vertice della banca dovrà fare il punto sugli acquisti di titoli di Stato dei Paesi a rischio della comunità sul mercato secondario. Osservata speciale, per l’occasione sarà la manovra finanziaria italiana, destinata ad affrontare un severo vaglio dei mercati. Venerdì sera lo spread tra Btp e Bund aveva toccato quota 337 con una brusca impennata verso livelli precedenti l’intervento della Bce (in agosto venne toccata una punta di 413 bp). Il rendimento del decennale è salito di 12 punti base al 5,24%, ma il rendimento del Bund è sceso al 2,00% grazie agli acquisti di investitori Usa in fuga dalla Borsa. A settembre il Tesoro dovrà rinnovare 61,7 miliardi di titoli di stato tra cui 46 miliardi circa tra Btp a 5 e a 10 anni. Intanto la Camera dei deputati spagnola ha votato venerdì scorso, con 316 sì e 5 no all’adozione del principio del pareggio di bilancio nella Costituzione. In settimana in testo dovrebbe essere approvato dal Senato. L’obiettivo è di arrivare alla pubblicazione della legge prima del 27 settembre, data dello scioglimento del Parlamento in vista delle elezioni del prossimo 20 novembre

PAPANDREOU E’ OTTIMISTA: LA GRECIA RISPETTERA’ I TEMPI
IL GOVERNATORE REPLICA: DOBBIAMO FARE PIU’ IN FRETTA

Nell’attesa dell’esame, il premier greco George Papandreou ha colto l’occasione del congresso del suo partito, il Pasok, per sottolineare che il piano di risanamento sta procedendo in “maniera soddisfacente”. Dietro la partenza improvvisa venerdì scorso da Atene della trojka di Bce, Ue e Fmi, non sarebbe perciò legata a contrasti di fondo con il governo o alla scoperta di pericolosi buchi”. Al contrario, fanno sapere anche i funzionari internazionali cui spetta vigilare sul rispetto delle condizioni alla base dei prestiti alla Grecia, i colloqui riprenderanno presto per completare “l’esame tecnico del budget 2012”. Ma il governatore George Provopuolos ha ammonito che i tempi di realizzazione della manovra rischiano di essere troppo lenti.

CHRISTINE LAGARDE (FMI) A DER SPIEGEL:
LE BANCHE UE HANNO BISOGNO DI 200 MLD

L’economia mondiale deve fare i conti con la ”minaccia di una spirale negativa” e i governi devono prepararsi per fronteggiare questa possibilità. E’ l’allarme lanciato da Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario internazionale, in un’intervista a Der Spiegel. Madame Lagarde ribadisce, nonostante le critiche e le smentite, quanto già dichiarato a Jackson Hole: le banche europee potrebbero aver bisogno di nuove iniezioni di capitale per 200 miliardi di euro per proteggersi dal rallentamento dell’economia e dalla crisi dei debiti sovrani.

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