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Borse, Milano e l’Europa rimbalzano malgrado i contrasti tra Parigi e Berlino sull’Efsf

Giornata volatile, Piazza Affari negativa – Secche perdite per Fonsai, dopo il profit warning lanciato su richiesta della Consob – I diverbi tra Francia e Germania sul fondo Salva Stati influenzano negativamente tutti i listini europei – Moody’s declassa dodici banche inglesi – Financial Times: anche Rbs va ricapitalizzata

Borse, Milano e l’Europa rimbalzano malgrado i contrasti tra Parigi e Berlino sull’Efsf

BORSE NERVOSE IN ATTESA DI WALL STREET
FRANA A MILANO: -0,25%, PER FONSAI -5,3%

Francia e Germania tornano a litigare sul Fondo di stabilità. E i listini europei ne risentono: Parigi -0,39% Londra -0,27%, Francoforte 0,01. Limita i danni anche Piazza Affari( -0,25% indice Ftse/Mib a quota 15.292) grazie alla buona tenuta dei titoli bancari. Banco Popolare segna +2,63, Intesa Sanpaolo +2,18% (Corrado Passera ha confermato i target 2011/13), Unicredit +1,33%. Sempre sugli scudi Bpm (-2,15%) mentre proseguono le consultazioni sulle liste per il nuovo consiglio. In evidenza Terna +1,89, dopo la promozione di Barclays e Saipem (+1,85%) premiata da JP Morgan.

Secca perdita per i titoli Fonsai (-5,3%) dopo il profit warning lanciato su richiesta della Consob. Fondiaria-SAI ha reso noto che, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili e degli andamenti attuali dei mercati finanziari, considera ragionevole ritenere che il risultato netto di gruppo previsto nel budget 2011 per un ammontare superiore a 50 milioni di euro non verrà raggiunto. Confermando il rating hold e il prezzo obiettivo a 1,7 euro, gli analisti di Deutsche Bank sottolineano la probabile accelerazione della cessione di asset non strategici. Il taglio dei target di Valourec penalizza anche Tenaris: -3,92%. Tra i titoli minori in grande evidenza la performance di Zucchi: +14,90%. La società partecipata da Gigi Buffon ha concluso l’atteso accordo con i creditori.

PARIGI E BERLINO DIVISE SUL FONDO SALVA STATI
FT: ANCHE RBS DEVE ESSERE RICAPITALIZZATA

Secondo Handelsblatt, Parigi non vuole porre vincoli di intervento al Fondo Salva Stati, mentre Berlino insiste perché vengano fissate quote massime per ogni singolo Paese e limiti di tempo precisi per rientrare dai prestiti. La partita sarà affrontata nel vertice tra i due capi di Stato nel week end dedicato al piano di intervento sulle banche che sarà girato poi a Bruxelles. Data di presentazione: il prossimo 17 ottobre.

Intanto Standard & Poor’s ha declassato il rating di Dexia mentre sono ancora in corso i colloqui franco-belgi per rinforzare il capitale dell’istituto. La sforbiciata di Moody’s colpisce invece le banche portoghesi e, soprattutto, quelle inglesi. L’agenzia di rating internazionale ha fatto sapere di aver abbassato il giudizio su 12 istituti di credito del Regno Unito. Abbassato di un gradino il rating su Lloyds TSB Bank (a A1 da Aa3), su Santander Uk (a A1 da Aa3), Co-Operative Bank (a A3 da A2), mentre Rbs e Nationwide Building Society hanno subito un taglio di due gradini, a A2 da Aa3. Non solo. Altri sette più piccoli istituti di credito britannici hanno visto scendere il proprio rating di uno fino a cinque gradini. “La mossa è legata alla revisione del sostegno a queste istituzioni da parte delle autorità inglesi”, ha spiegato Moody’s. Per giunta, l’edizione online del Financial Times rivela che il governo di Cameron potrebbe iniettare nuovi capitali in Rbs come parte degli sforzi europei per ricapitalizzare il sistema bancario del Vecchio continente. La banca, già salvata nel 2008, lamenterebbe un tier 1 sotto i livelli di guardia.

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