Condividi

Borse: banche al galoppo, Unicredit vola. L’influenza positiva dell’asta spagnola

Piazza Affari prende coraggio dopo il buon esito dell’asta dei titoli di Stato spagnoli, in netto recupero alla vigilia della presentazione dei piani sull’adeguamento del patrimonio, previsti dall’Eba – Brillano le due “osservate speciali” d’Europa, Mps a Milano e Commerzbank a Francoforte – Prende il volo Unicredit – Spread Btp-Bund a 460 pb

Borse: banche al galoppo, Unicredit vola. L’influenza positiva dell’asta spagnola

Piazza Affari prende coraggio dopo il buon esito dell’asta dei titoli di Stato spagnoli. Il governo di Madrid ha piazzato poco fa sul mercato titoli di Stato a 4, 7 e 10 anni per un ammontare complessivo di 6,6 miliardi di euro, ben superiore all’obiettivo annunciato che era di 4,5 miliardi.

L’indice Ftse/Mib segna un rialzo dello 0,5%, al traino del settore bancario, in netto recupero alla vigilia della presentazione dei piani sull’adeguamento del patrimonio previsti dall’Eba. Brillano le due “osservate speciali” d’Europa, cioè Mps +2,2% e Commerzbank +13% a Francoforte, dopo aver annunciato un aumento di capitale da 6 miliardi.

La Borsa di Parigi guadagna lo 0,6%, Londra e Francoforte sono in parità.

L’euro è scambiato a 1,288, in lieve rialzo rispetto alla chiusura di ieri sera. Sul mercato dei titoli di Stato, il Btp decennale perde il guadagno dei primi scambi di stamattina con il rendimento che torna ai livelli di ieri al 6,39%. Spread col Bund a 460 punti.

Unicredit prende il volo + 3,4%, al pari di Intesa +2,4% e del Banco Popolare +2,5%. Salgono anche Ubi +1,6% e Mediobanca +1,6%. In forte rialzo Banca Popolare di Milano +3%. Dai dati di settore diffusi dall’ Abi per il mese di dicembre 2011 si conferma il rallentamento degli impieghi (-0,4% a 1,719 miliardi di euro), ma recuperano i depositi (+1,6% rispetto a novembre).

A Zurigo volano Crédit Suisse +3,8% e Ubs +2,8%. A Parigi Société Générale sale del 5,7%, BnpParibas +3,1%. A Francoforte Deutsche Bank +5,3%.

Finmeccanica guadagna l’1% sulle indiscrezioni di contatti in corso con il gruppo Safran, interessata a comprare Avio, di cui Finmeccanica ha il 14%.

Netto ribasso di Snam -2% invece Eni sale dello 0,6%. Snam scende del 2,9% a 3,286 euro. Con il prossimo decreto sulle liberalizzazioni, il governo imporrà la separazione proprietaria della rete dei metanodotti da un gruppo verticalmente integrato come l’Eni, che di Snam ha il 50,03%. Ma dal punto di vista industriale non ha senso ipotizzare una società con i metanodotti che non gestisca anche lo stoccaggio, perciò il mercato immagina che tutta Snam debba uscire dal gruppo Eni. Si prevede un’operazione di cessione che porterà inevitabilmente un’offerta di azioni sul mercato.

Il decreto liberalizzazioni prevede anche l’esclusione dall’adeguamento dei prezzi del gas per i clienti residenziali per una quota pari a circa il 10%. Per il restante 90% circa, sarà introdotto progressivamente un riferimento ai prezzi del gas rilevati nei mercati europei: il meccanismo penalizzerà A2A, Iren e lo stesso Eni. In calo anche Atlantia -2% e Snam -2%. In generale, sono deboli tutte le utility, comprese Enel -1,4% ed Enel Green Power -1,2%. Recuperi per Fondiaria-Sai +5% e Unipol +5%, impegnate in un difficile percorso di aggregazione che per ora ha solo penalizzato i titoli in Borsa.

Commenta