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In Borsa scattano le prese di beneficio ma le banche ex Popolari brillano

Listini azionari ovunque deboli – Apple zavorra Wall Street – A Piazza Affari Yoox crolla e guida il ribasso insieme alle utilities – Balzo all’insù per Bper e Banco Bpm – Bene anche Saipem e Prsymian – In controtendenza Mediaset e Unicredit.

In Borsa scattano le prese di beneficio ma le banche ex Popolari brillano

Apple zavorra Wall Street e anche l’Europa vola basso, chiudendo vicino ai minimi di seduta. Piazza Affari si ferma a 22.274 punti, in calo dello 0,52%. Le vendite si concentrano su Ynap -5,63% e utility, queste ultime penalizzate dal rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato.

L’obbligazionario oggi infatti soffre particolarmente: il rendimento del Btp 10 anni sale all‘1,93% e lo spread con il Bund a 155.40 punti base (+4,3%), in entrambi i casi ai massimi da fine ottobre.

Nell’azionario bene le banche, soprattutto le popolari sotto pressione nell’ultimo periodo, Bper +332% e Banco Bpm +2,72%. In controtendenza Intesa, -0,92%. Gli acquisti premiano invece il Credito Valtellinese, +3,54%, nel giorno dell’assemblea per l’aumento di capitale da 700 milioni. Secondo il direttore Mauro Selvetti il piano di ricapitalizzazione è modellato su Unicredit, con l’obiettivo di ripulire la banca dai crediti deteriorati e metterla al riparo da nuove richieste della vigilanza.

Per quanto riguarda gli altri listini: perdite frazionali a Francoforte -0,72% e Parigi -0,69%, mentre Madrid -0,1% e Londra +0,09% risultano praticamente piatte.

L’ottimismo scatenato ieri sui mercati dall’approssimarsi dell’approvazione della riforma fiscale Usa, lascia spazio oggi anche a qualche presa di profitto in vista del Natale. Sui listini americani Apple, dopo la seduta record della vigilia, perde terreno con il taglio del rating a neutral da parte di Instinet. Si sostiene che il rapporto tra domanda e offerta di iPhone X renda poco probabile un incremento delle stime sul prossimo trimestre.

L’euro si riporta oltre 1,18 sul dollaro. Poco mosso il petrolio con il Brent a 63,48 dollari al barile (+0,11). Stabile l’oro, oltre 1260 dollari l’oncia. Il metallo prezioso ha guadagnato circa il 10% nel corso dell’anno.

Fra i titoli in luce a Piazza Affari spiccano Saipem, +3,62%; Prysmian +1,25%; Luxottica +0,88%%. Ben intonata Mediaset, +0,87%, anche se l’udienza per il contenzioso con Vivendi si è conclusa con un nulla di fatto e un rinvio al 27 febbraio 2018.

Le vendite si concentrano su Ynap, che secondo gli analisti di Morgan Stanley manterrà la crescita dei ricavi tagliando però i margini. Giù le utility: Enel -2,66%; Terna -1,95%; A2a -1,52%. Debole Unipol, -1,38%.

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