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BORSA OGGI 25 OTTOBRE: i mercati premiano il debutto di Meloni e Sunak e bocciano il cinese Xi

Le economie peggiorano ma le Borse fiutano una minor stretta monetaria e premiano i nuovi governi di Meloni e Sunak, al contrario della Cina di Xi -Stasera i conti di Microsoft e Google

BORSA OGGI 25 OTTOBRE: i mercati premiano il debutto di Meloni e Sunak e bocciano il cinese Xi

Quali novità in Borsa oggi 25 ottobre? La terapia dei tassi in salita comincia a dare i primi frutti: gli indici Pmi che anticipano le tendenze dell’economia scendono sia in Europa, avviata alla recessione, che negli Usa. Una buona notizia per i mercati finanziari che vedono una luce in fondo al tunnel: dopo il prossimo aumento scontato di 75 punti sia la Bce che la Fed potrebbero rallentare la stretta facendo spazio ad un rimbalzo dei listini necessario per sistemare i conti delle gestioni dopo un anno martoriato.

La prudenza, però, è d’obbligo dopo tante false partenze. In attesa di segnali più precisi da parte della Bce, dei dati sull’inflazione e soprattutto dei conti in arrivo in settimana da 125 società sulle 500 dell’indice S&P 500 (stasera Microsoft ed Alphabet) sono piatti i future sull’Eurostoxx e sugli indici Usa. 

Le Borse premiano il debutto di Meloni e Sunak

  • Lunedì, grazie anche al calo dei prezzi dell’energia, i listini europei hanno vissuto una giornata memorabile: Milano +1,93% davanti a Madrid ed alle altre piazze. Fa eccezione solo Amsterdam +0,17% condizionata dai risultati di Philips.
  • La Borsa oggi 25 ottobre terrà d’occhio l’uscita dell’indice tedesco Ifo.
  • I mercati hanno promosso la “prima volta” di Giorgia Meloni ma anche di Rishi Sunak, il neo premier induista e miliardario da ieri alla guida del Regno Unito. Lo spread Btp/Bund si restringe a 225 punti, il rendimento del decennale chiude a 4,59%, 1
  • Migliora la sterlina +0,3% a 1,1370 sul dollaro, a 0,877 sull’euro.

Vola Wall Street in attesa dei bilanci dei Big

  • Il rally delle obbligazioni (il derivato del Bund è in ribasso da dodici settimane) trae origine dal mercato Usa: Il Treasury Note a dieci anni tratta a 4,23%. Sono scesi di parecchio anche i tassi reali, a 1,63% da 1,80%. Le aspettative sull’inflazione sono a 2,50%.
  • La minor tensione sul costo del denaro ha sostenuto la corsa di Wall Street: l’indice S&P500 ha guadagnato l’1,2%, sull’onda del +4,7% della scorsa settimana, Dow +1,3%, Nasdaq +0,96%. 
  • Cinque grandissime società presentano nelle prossime cinquanta ore i risultati del terzo trimestre, da sole, fanno un quarto della capitalizzazione dell’S&P500. Sono Alphabet, Microsoft, Meta Platforms, Amazon ed Apple.
  • Tra i nomi importanti chiamati a diffondere i dati del trimestre nelle prossime ore, ci sono anche Coca Cola, Ford e General Motors.

Le Borse bocciano l’imperatore Xi

  • Altro copione in Asia. Alle buone notizie in arrivo dai mercati Usa si contrappone lo sconforto per la restaurazione economica un senso statalista che sembra caratterizzare la Cina di Xi Jingping. 
  • Lunedì dopo le pesanti perdite della Borsa di Hong Kong, a Wall Street i titoli delle società Internet, Baidu e J.D. Com, hanno ceduto tra il 12 ed il 25%. Per JP Morgan non mancano le buone occasioni. 
  • Stamane, dopo aver toccato i minimi di lungo periodo le Borse Cina si stabilizzano: Hang Seng di Hong Kong +0,8%, CSI300 di Shanghai e Shenzen +0,9%.
  • Il brusco ed inatteso calo della produzione industriale registrato dall’economia di Taiwan il mese scorso, penalizza l’indice Taiex di Taipei -0,8%.

Gas sotto i 100 euro grazie alla lunga estate

  • Petrolio +0,5%. Brent a 93,50 dollari. Nelle ultime sedute si alternano senza ordine preoccupazioni di riduzione della domanda globale e timori di carenza di offerta. 
  • Il gas USA si conferma poco sopra i minimi degli ultimi sei mesi. Il gas Ttf è sceso ieri sotto i cento euro al Mwh. Una chiusura sotto la soglia dei 100 euro non si registrava dal 13 giugno. Temperature più alte della media, scorte di gas al massimo e l’aspettativa di provvedimenti concreti per contenere il prezzo hanno provocato un altro forte calo
  • Piazza Affari: Finale con il brivido per l’Opa Tod’s di Della Valle. Le azioni apportate all’Opa lanciata da Deva Finance della famiglia Della Valle hanno raggiunto il 17,84% delle azioni oggetto dell’offerta a un giorno dalla conclusione dell’offerta pubblica di acquisto.
  • Tim. Si terrà venerdì 28 ottobre, e non mercoledì come inizialmente previsto, il Cda dedicato alla richiesta di estensione del termine per chiudere un accordo vincolante sulla cessione della rete, come chiesto da CDP e dai suoi partner.
  • Unicredit. Stasera il cda (domani la conference call). Alla data del 21 ottobre, a partire dall’avvio della seconda tranche del programma di buy back 2021, UniCredit ha acquistato un totale di 54.416.918 azioni, pari al 2,69% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a 584 milioni di euro.
  • Atlantia. Il fondo sovrano di Singapore Gic e la fondazione bancaria italiana Crt hanno apportato le loro quote all’offerta pubblica di acquisto lanciata dai Benetton e dal fondo di investimento statunitense Blackstone. Dai dati di borsa italiana emerge che a oggi l’adesione all’Opa è salita al 20,184% delle azioni oggetto dell’offerta.
  • Credem. Fitch Ratings ha confermato il Long-Term issuer default tating (Idr) di Credem a “BBB” e il Viability rating a “bbb”. L’outlook sull’Idr a lungo termine è stabile.
  • Webuild. L’ad Pietro Salini, al Corriere della Sera, dice che la società finirà l’anno con un portafoglio ordini che sfiorerà i 12 miliardi e l’assunzione di 11.000 persone, con l’obiettivo di arrivare a 20.000 entro il 2024.

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