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Borsa euforica con Macron. Euro su, spread giù

L’esito delle elezioni francesi rinvigorisce i mercati europei e brilla Parigi – Sono le banche a trainare il maxi-rimbalzo di Piazza Affari: Unicredit vola oltre il 10%, Ubi Banca, Intesa e Banco Bpm i migliori. Corre Enel, si rafforza Stm. Forte reazione sul mercato dei bond. Effetto Vivendi su Telecom Italia.

Borsa euforica con Macron. Euro su, spread giù

Allez la France. La Borsa di Parigi (+4,3%) festeggia l’affermazione di Emmanuel Macron, in testa dopo il primo turno delle presidenziali davanti a Marie Le Pen. Ma il listino parigino trascina al rialzo tutte le piazze europee a partire da Milano (+3,84%), con l’indice Ftse Mib in volo a quota 20.500. Avanzano anche Madrid (+3,06%) e Francoforte (+2,85%). Fuori dall’area euro avanza anche Londra (+1,77%).

I mercati tirano un sospiro di sollievo, tanto profondo quanto è stata acuta la paura per un collasso dell’euro e dell’Unione europea. La moneta comune è schizzato di slancio verso 1,10 sul dollaro, assestandosi a 1,086 (+1,2%). Scende l’oro a 1.271 dollari l’oncia (-1%) dopo aver guadagnato il 6% nell’ultimo mese (dal 14 marzo). 

Forte reazione sul mercato dei bond. Il rendimento del Btp a 10 anni scende a 2,154% (minimo dal 6 marzo) da 2,25% di venerdì, lo spread con il Bund si riduce di 16 punti base a quota 182. Nessun effetto negativo dal taglio di rating deciso da Fitch.

Il clima di mercato ha contribuito al successo dei collocamenti di Ctz e Btpei, con il Tesoro che ha fatto il pieno, assegnando 3,25 miliardi, il massimo dell’offerta, a fronte di una domanda complessiva pari a 5,665 miliardi

Ha avuto ragione chi ha puntato sulla ripresa di valore del debito francese. Il rendimento del Bund decennale sale a 0,35% da 0,25%. Lo spread Francia/Germania si riduce di 23 punti base a 47, minimo dal 18 gennaio.

L’indice Ifo sulla fiducia delle imprese in Germania è salito oltre le attese ad aprile portandosi a 112,9. 

Banche in gran spolvero sia a Piazza Affari che nel resto del Vecchio Continente. L’indice di settore italiano guadagna il 7,78% e quello europeo il 4,35%: i mercati scommettono con più decisione su un rialzo dei tassi da parte della Bce di 10 punti base a marzo 2018, probabilità che ora si attesta al 60% contro il 20% della scorsa settimana. Stamattina Kepler-Cheuvreux ha promosso a Overweight il settore europeo, giustificando la decisione con un quadro macro in miglioramento e con il venire meno delle incertezze politiche.

Il titolo top è Unicredit (+11%), Ubi e Intesa salgono nell’ordine del 7%, Banco Bpm sfiora +6%.

Corre Generali in rialzo del 3,8%, Unipol +4,7%. UnipolSai +1,8%: secondo La Stampa il gruppo cinese Suning (proprietaria dell’Inter) ha offerto 110 milioni di euro per la Torre Velasca e sarebbe in pole position. Il quotidiano riporta la posizione della compagnia che conferma trattative in corso e che i possibili acquirenti sono stranieri. 

Bene anche altri titoli top. Enel sale del 5%. Stamattina gli analisti di Credit Suisse hanno alzato il target price sul titolo a 5,70 euro dai 4,80 euro precedenti con un giudizio confermato a Outperform. Il consensus Bloomberg conta 25 Buy e 6 Hold con nessun giudizio Sell per un target price medio di 4,76 euro. 

Eni si muove in rialzo del 3,61%, a 14,60 euro, in sintonia con la borsa milanese nonostante lo stacco dell’interim dividend (dividendo parziale) di 0,40 euro per azione. Oggi pagano il dividendo Autostrade Meridionali, Banca Mediolanum (saldo), De Longhi, Eni (saldo), Ferrari, FinecoBank, Piaggio, Prysmian, Recordati (saldo), Servizi Italia. 

Il prezzo del greggio è in rialzo dello 0,4% a 52,20 dollari/barile, dopo aver chiuso la scorsa settimana con una caduta del 7%. Saipem +2,5%.

Telecom Italia +3,9%: Vivendi ha confermato la volontà di essere azionista di lungo termine affermando che considera la società un asset chiave nel suo piano per diventare fornitore di contenuti premium a livello mondiale.

Fuori dal paniere principale riprende la corsa della Juventus: +6% dopo la vittoria sul Genoa di ieri che consolida la corsa verso lo scudetto.

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