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Borsa debole: bene Telecom, giù Mps

Cautela nei listini europei, ancora preoccupati per la delicata situazione in Ucraina e per il quadro emerso dal bollettino mensile della Bce – Milano ha ceduto lo 0,23% – Eni ha perso l’1%: è emerso che l’ad Descalzi è indagato per tangenti in Nigeria – Hanno continuato a salire Fiat (+1,5%) e Telecom (+%1,4) – Mps cede l’1,3% – Mediaset guadagna lo 0,3%

Borsa debole: bene Telecom, giù Mps

Le tensioni con la Russia e l’attesa per il referendum in Scozia (18 settembre) favoriscono la prudenza dei listini europei che non riescono a prendere slancio e chiudono in territorio negativo. Milano chiude in calo dello 0,23% dopo aver archiviato un nuovo successo nell’asta dei titoli di Stato. Oggi Il Tesoro ha fatto il pieno raccogliendo 7 miliardi di euro con l’asta dei Btp. I titoli a 3 anni (2017, cedola 1,5%) sono stati assegnati con un rendimento dello 0,52% in calo dallo 0,84% della precedente asta, importo assegnato 2,457 miliardi, rapporto domanda/offerta 1,66 volte da 1,49 della precedente asta. Lo spread Bto bund chiude in rialzo a 146 punti base. In negativo anche gli altri listini europei: Parigi -0,22%, Francoforte -0,09%, Londra -0,45% e Madrid -0,47%. La Spagna guarda attentamente all’esito del referendum scozzese dove un Sì potrebbe riaccendere le spinte independentiste anche della Catalogna. Giù anche la borsa russa con il Micex in calo dell’1,29%.

E’ braccio di ferro tra la Russia e l’Unione europea: domani saranno pubblicate le sanzioni dell’Unione europea che accusa la Russia di fomentare ed appoggiare la guerra dei separatisti nell’est dell’Ucraina. Tra i provvedimenti ci sarebbe una stretta sull’accesso ai mercati finanziari europei per una serie di imprese e banche russe, una limitazione delle esportazione di beni tecnologici russi e misure individuali verso alcuni alti funzionari russi, con la limitazione dei loro spostamenti in Europa e il congelamento degli asset. Da parte sua, la Russia ha già preparato nuove ritorsioni: dopo l’import di prodotti agroalimentari, questa volta nel mirino di Mosca ci sarebbero l’importazione di automobili e di prodotti industriali leggeri. Tra le maggiori vittime soprattutto la Germania e l’Italia.

I Btp a 7 anni (2021, cedola 2,15%) sono stati assegnati con un rendimento dell’1,71% in calo rispetto al 2,17% della precedente asta, importo assegnato 2,5 miliardi, rapporto domanda/offerta a 1,46 da 1,35 della precedente asta. I Btp a 15 anni ( 2030, cedola 3,50%) sono stati assegnato con un rendimento del 3,03% in calo dal 3,44% della precedente asta, importo assegnato 2 miliardi, rapporto di copertura in crescita da 1,42 a 1,64.

Questa volta Wall Street non arriva in soccorso del Vecchio Continente. Gli indici hanno aperto in calo dopo un deludente dato sulla disoccupazione diffuso nel pomeriggio e si mantengono in territorio negativo: il Dow Jones scende dello 0,22%, l’S&P500 dello 0,12% e il Nasdaq dello 0,23%. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite oltre le attese per la settimana conclusa lo scorso 6 settembre: sono aumentate di 11mila unità a quota 315mila mentre gli analisti si aspettavano una leggera riduzione da 304mila a 300mila unità. C’è attesa per la riunione del Fomc della Fed del prossimo 17-18 settembre dopo che un report della Fed di SanFrancisco ha rivelato che il mercato sottostima la possibilità che la Fed decida di alzare i tassi prima del previsto. Questa sera invece Mario Draghi è a Milano al Forum Eurofi dove interverrà con un discorso.Il cambio euro dollaro sale a 1,2942 (+0,19%), il petrolio Wti dello 0,32% a 91,96 dollari al barile.

A Piazza Affari Fiat corre con il motore Ferrari: +1,53%. Non vedo al momento una ragione per rivedere la guidance a fine 2014” ha detto Sergio Marchionne alla presentazione della Jeep Renegade. Ma la situazione potrebbe essere rivista alla fine del terzo trimestre. “Mi faccia chiudere i conti in pace e poi vedremo” ha risposto ad un giornalista. Da ieri Marchionne ha asusnto anche la presidenza di Maranello dopo l’uscita di Luca Cordero di Montezemolo. Oggi Fitch ha alzato l’outlook a stabile e confermato il rating BB-. Miglior titolo è però Tenaris che sale del 2,92% dopo la promozione di Morgan Stanley che ha alzato il giudizio a overweight da equal weight. In evidenza tra i migliori del anche Finmeccanica +1,69%, Telecom Italia +1,41% e Gtech +1,09%.

Contrastato il comparto bancario: Unicredit, Intesa e Ubi chiudono positive rispettivamente a +0,16%, +0,16% e +0,54%. In rosso invece Carige -2%, Milano -0,31%, Bper-0,61%, Banco Popolare -0,08% e Mps -1,33%. Oggi sono arrivate le attese dimissioni di due componenti del Cda (Marco Turchi e Paola Demartini) che lasciano per fare posto a due rappresentati dei nuovi azioni brasiliani della banca che insieme alla Fondazione Mps detengono il 9% blindato in un patto di sindacato.

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