Condividi

Borsa ancora in tensione: giù le banche, sale lo spread

Milano tenta il recupero in mattinata, ma alla fine si arrende alle vendite – Positivi invece i listini europei – Il differenziale Btp-Bund supera i 150 punti ma il Tesoro chiude con successo l’emissione Btp Italia a 7,7 miliardi – L’ultima bozza del patto M5S-Lega affossa Mps – Bene energetici e moda – Euro ai minimi, il Brent supera gli 80 dollari

Borsa ancora in tensione: giù le banche, sale lo spread

Il rimbalzo di Piazza Affari è durato lo spazio di mezza mattinata, poi le vendite sono tornate a prevalere in sintonia con le preoccupazioni sulle prospettive della maggioranza di governo giallo-verde. L’indice principale di Milano, esaurito il tentativo di recupero, arretra ora dello 0,3% sopra quota 23.600 punti. S’allarga così la forbice rispetto a Parigi +0,36% e a Francoforte +0,24%. Salgono anche Madrid +0,2% e Londra +0,17%: sale la sterlina in seguito alla notizia di ieri sera secondo cui la Gran Bretagna dirà alla Commissione Ue che è pronta a restare nell’unione doganale oltre il 2021.

Anche lo spread, in calo sotto i 150 punti dopo la smentita della richiesta di cancellazione di 250 miliardi di esposizione debitoria verso la Bce, è tornato a salire sopra 156 punti base.

Chiusura in forte rialzo, invece, per le adesioni degli investitori istituzionali per il Btp Italia, complice la decisione del Tesoro di alzare la cedola dall’iniziale 0,4% a 0,55%. La raccolta, dopo un inizio fiacco, si è così chiusa con ordini per 3,653 miliardi di euro, soddisfacendo per intero le richieste. L’importo totale dell’emissione del nuovo Btp Italia, il tredicesimo della serie, ammonta a 7,710 miliardi.

I credit default swap (Cds) a 5 anni sul debito italiano sono saliti a 110 punti, ovvero base per assicurare 10 milioni di euro di debito pubblico italiano dal rischio default a 5 anni occorrono 110.000 euro: a fine aprile, quando si era ipotizzata un’alleanza di governo tra M5S e Partito democratico, i Cds italiani erano scesi ad 84 punti base, minimo da settembre 2014.

L’euro resta vicino ai minimi degli ultimi cinque mesi sul dollaro.  La divisa unica si attesta sotto 1,18 dollari, leggermente al di sopra del minimo 2018 di 1,1763 toccato ieri.

Prezzi in rialzo anche sui mercati del greggio con il Brent che tocca gli 80 dollari al barile ai massimi da novembre 2014 in un contesto di tensioni per la contrazione dell’offerta legata alla situazione iraniana. Il future derivato sul WTI Usa sale a 72,08 dollari (+59 centesimi).

Salgono i petroliferi. Eni +0,5%. Barclays alza il giudizio. Tenaris +1,7%. Saipem gira in rialzo dell’0,7%, allungando il +12% di ieri.

Ogni giorno porta la sua bozza. L’ultima versione è particolarmente indigesta per Monte Paschi -7,33% a fronte dei timori per una revisione delle strategie del Tesoro. Soffre anche Ubi -4,14%, più volte chiamata in causa nelle indiscrezioni dei mesi scorsi per un intervento sull’istituto di Siena. In netto rosso Mediobanca -2,1%, Intesa Sanpaolo -1,9% e Unicredit -1,7%.

Deboli assicurativi e risparmio gestito: Generali -0,6%, Poste italiane  -0,7%, UnipolSai -0,3%. Arretrano anche Banca Generali -1,1% e Banca Mediolanum -1,6% In controtendenza Anima +0,6%.

Si difendono gli industriali. CNH Industrial +0,7%. Fiat Chrysler -0,2%, ha diffuso stamattina i dati delle vendite in Europa: +2,3% a 91.300 autovetture. Ancora forte la crescita di Jeep. Ferrari +0,3%.

Telecom +0,5%. I conti trimestrali sono in linea con le attese degli analisti: ricavi per 4,7 miliardi (-1,6% e +2,7% su base organica), Ebitda a 1,9 miliardi (-4,9% ma -1,8% su base organica) che “sconta l’effetto degli oneri operativi non ricorrenti pari a 95 milioni di euro, principalmente connessi all’accantonamento a copertura della sanzione da 74,3 milioni” peraltro “già contestata da Tim e per la quale a breve presenterà ricorso” sottolinea l’azienda.  L’utile del primo trimestre 2018 si attesta a 216 milioni di euro. Il dato comparabile, precisa la nota, è pari a 250 milioni di euro (+25% rispetto ai 200 milioni di euro nel primo trimestre 2017). Nel frattempo in mattinata il gruppo ha annunciato l’avvio della cassa integrazione per 30mila lavoratori. 

Bene il lusso. Moncler +1,7%, tocca il nuovo record storico. Ferragamo +1,2%.

Fuori dal paniere principale:

  • In forte ribasso Astaldi -6%  a 2,45 euro,è uno dei titoli peggiori di oggi. Stamattina Kepler-Cheuvreux ha tagliato il target price a 1,70 euro da 1,90 euro. Il ribasso potenziale sulla quotazione odierna è intorno al -30%.
  • Datalogic +3%, Reply +3%, Piaggio +1,3%. Siglato accordo definitivo con i cinesi di Foton sui veicoli commerciali.
  • TxT e-SolutionsGo Internet +1%. Si è concluso l’aumento di capitale. SIT +1%, ha presentato alla Consob la richiesta ammissione al Mercato telematico azionario (Mta) di Borsa Italiana.

Commenta