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Bollette 2020: in forte calo il costo dell’elettricità, su il gas

L’Arera ha varato le nuove tariffe per il primo trimestre 2020 con un risparmio di 125 euro all’anno . Chi chiederà un cambio di potenza del contatore non pagherà più un prezzo più alto per l’energia. Automatico il bonus alle famiglie bisognose. Ecco tutte le novità 2020

Bollette 2020: in forte calo il costo dell’elettricità, su il gas

Scende, e di parecchio, il costo delle bollette dell’energia elettrica, mentre sale di poco quello delle bollette gas. Lo comunica l’Arera, Autorità per l’Energia, che ha calcolato anche un risparmio complessivo per le famiglie di circa 125 euro nei 12 mesi dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020 rispetto ai 12 mesi precedenti.

Scendendo nel dettaglio, nel primo trimestre 2020 il costo delle bollette dell’energia elettrica scende del 5,4%, mentre per il gas si prevede un rialzo dello 0,8%: un “leggero aggiustamento” in un quadro di “sostanziale stabilità”, spiega l’Arera. Il ribasso del prezzo dell’energia elettrica è determinato dal calo dei costi della materia energia (-2,6%) e dalla diminuzione degli oneri generali di sistema (-2,8%) 

“Per il gas naturale – spiega l’Arera – l’andamento è sostanzialmente determinato da un leggero aumento della spesa per la materia prima (+1,3% sulla spesa della famiglia tipo), legata principalmente alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre invernale, controbilanciato da un calo delle tariffe regolate di trasporto e distribuzione (-0,4%), reso possibile dalla revisione delle regole tariffarie di periodo e da un leggero calo anche per gli oneri generali (-0,1%)”.

Tornando ai risparmi nei 12 mesi tra aprile 2019 e marzo 2020 a costare meno è soprattutto il gas (-109 euro) mentre per l’elettricità si parla di un risparmio di circa 16 euro. L’effetto sulla famiglia tipo al lordo delle tasse, calcolato dall’Autorità, vede così la spesa per l’elettricità nei 12 mesi attestarsi a 544,2 euro (-2,9%) e la spesa per il gas a circa 1.040 euro (-9,5%).

Secondo il presidente di Arera, Stefano Besseghini, questi dati “confermano la correttezza delle scelte operate in passato. L’approccio progressivo di riforma – dice – ha permesso di evitare ripercussioni sui consumatori, pur nella invariata difficoltà di dover gestire una importante componente parafiscale nella composizione della tariffa”. 

Si apre dunque positivamente il nuovo anno che porterà anche due novità importanti per i consumatori. E’ stata infatti completata, ricorda l’Authority, la riforma delle tariffe domestiche, eliminando il gradino che ancora era presente nella struttura dei soli oneri generali di sistema. La riforma delle tariffe domestiche, in un percorso di gradualità, è stata definita dall’Autorità in attuazione del decreto legislativo n.102/14, ed aveva già eliminato la progressività dalle tariffe dei servizi di rete (trasmissione e distribuzione), nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di allineamento della struttura delle tariffe ai costi del servizio.

In pratica, aumentare la potenza del contatore non comporterà più un aggravio tariffario come in passato e ciò consentirà “di rimuovere – sottolinea l’Arera – la penalizzazione alla diffusione di elettrotecnologie più efficienti come le pompe di calore, le piastre a induzione e i veicoli elettrici”. Inoltre, proprio per facilitare il passaggio, sono state prorogate anche al 2020 le agevolazioni per il cambio di potenza del contatore elettrico con costi ridotti. I clienti – che possono ormai scegliere la ‘taglia’ di potenza più adatta al proprio stile di consumo – potranno ancora beneficiare nel mercato tutelato della riduzione dei costi ‘una tantum’ e dei contributi previsti per i singoli ‘scatti’.

Per le famiglie in stato di bisogno va ricordata infine l’importante agevolazione dei Bonus socialiresi automatici in bolletta dal 2021 per tutti gli aventi diritto. Una novità approvata nel recente Decreto Fiscale, più volte richiesta dall’Arera a Governo e Parlamento, che garantirà l’accesso agli aiuti sulla spesa energetica, senza aggravi burocratici, a 2,6 milioni di famiglie.

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