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Ape volontario: l’Inps dà il via alle domande online

L’Istituto ha attivato il servizio online per la presentazione delle domande per l’anticipo pensionistico su base volontaria – A sbloccare lo stallo è stato l’accordo quadro fra l’Istituto di previdenza, Intesa Sanpaolo, Unipol e Allianz – Ecco una breve guida per ricapitolare cos’è e come funziona l’Ape volontario.

Ape volontario: l’Inps dà il via alle domande online

Ape volontario: stavolta ci siamo. Con quasi un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia (il via libera era previsto per maggio 2017), alla fine l’Inps ha attivato il servizio online per la presentazione delle domande per l’anticipo pensionistico su base volontaria. A sbloccare lo stallo è stato l’accordo quadro fra l’Istituto di previdenza, il gruppo Intesa Sanpaolo e le compagnie assicurative Unipol e Allianz.

Ora tutti i contribuenti che hanno ottenuto dall’Inps il certificato Ape (il documento che attesta il possesso dei requisiti) possono inviare la domanda di accesso all’Ape volontario, in cui vanno indicati sia l’istituto finanziatore a cui si richiede il prestito (per ora l’unica possibilità è Intesa Sanpaolo) sia l’impresa assicurativa con cui si vuole stipulare la polizza contro il rischio di premorienza (Unipol o Allianz). Le condizioni economiche del prestito e della polizza comunque non variano da un intermediario all’altro, in quanto definite nell’ambito degli accordi sottoscritti tra i ministeri competenti, Abi e Ania.

Per presentare la domanda è necessario avere un’identità digitale (codice) Spid almeno di secondo livello o ci si può affidare a un intermediario abilitato.

L’Inps ricorda inoltre che chi ha maturato i requisiti per l’Ape volontario tra il primo maggio e il 18 ottobre 2017 può ottenere gli arretrati solo se presenta la domanda entro il prossimo 18 aprile.

A questo punto vale la pena di ricapitolare cos’è e come funziona l’Ape volontario in una breve guida.

1. QUANTO DURA L’APE VOLONTARIO

Chi accede all’Ape volontario riceve un assegno mensile che funziona da reddito-ponte finché non matura il diritto alla pensione di vecchiaia. La durata è compresa fra un minimo di 6 mesi e un massimo di 3 anni e 7 mesi.

2. PRESTITO IN BANCA E POLIZZA ASSICURATIVA

I soldi arrivano da un prestito contratto con una banca (comprensivo di interessi) da restituire con una trattenuta sull’assegno previdenziale nei primi 20 anni di pensionamento effettivo.

Sul prestito sarà obbligatorio pagare anche il premio di un’assicurazione. Lo scopo della polizza è tutelare la banca e gli eredi dal rischio che il sottoscrittore muoia prima di aver estinto il debito.

3. I REQUISITI

Potranno accedere all’Ape volontario i lavoratori con i seguenti requisiti:

  • almeno 63 anni di età;
  • almeno 20 anni di contributi;
  • una pensione futura non inferiore a 702 euro (cioè 1,4 volte il trattamento minimo Inps), al netto della rata di restituzione del prestito.

4. MODALITÀ DI EROGAZIONE

Gli assegni dell’Ape volontario vengono erogati su 12 mensilità dall’Inps e non contribuiscono a formare il reddito su cui si paga l’Irpef.

5. NON È UNA PENSIONE ANTICIPATA

A ben vedere, l’Ape volontario non è una vera pensione anticipata, perché non prevede alcuna riduzione dei requisiti pensionistici (età pensionabile e anni di contributi). A differenza della versione social, con l’Ape volontario a pagare è il contribuente stesso e non lo Stato, che ha previsto come agevolazione solo una detrazione fiscale del 50% sulla quota degli interessi bancari e del premio assicurativo.

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