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Al via gli Stati generali dell’export

Venerdì 28 e sabato 29, a Roma, si terranno gli Stati generali dell’export, per le proposte sul rilancio della presenza internazionale delle nostre imprese

La Conferenza che si terrà a Roma è stata definita “una nuova collaborazione tra istituzioni, governo e imprese per dare incisività alla proiezione internazionale dell’Italia e contribuire al dibattito sulla creazione di un nuovo soggetto per accompagnare più efficacemente le imprese sui mercati esteri”. Al centro dei lavori dei prossimi stati generali del commercio con l’estero, a Roma il 28 e 29 ottobre, saranno le proposte concepite dagli imprenditori (ne parteciperanno circa mille). Queste proposte, maturate dalla discussione nei 6 tavoli di lavoro (Agroalimentare; Ambiente/energia; Arredo-sistema casa; Automazione – Meccanica – Mobilità; Abbigliamento – Sistema persona e Servizi) faranno parte del Manifesto per il rilancio del Made in Italy che sarà presentato al governo alle ore 12 di sabato 29.

Nella giornata di apertura, venerdì 28 ottobre, la sessione dei lavori avrà inizio alle ore 15 con l’intervento del Viceministro al commercio con l’estero, Catia Polidori, madrina dell’evento. Seguiranno gli interventi di Franco Frattini, ministro degli Affari Esteri; Karel De Gucht, Commissario europeo al Commercio; Marcin Korolec, Presidente del consiglio dei ministri per il commercio estero (Ue); Lamberto Zannier, segretario generale dell’Ocse; Saverio Romano, ministro delle politiche agricole. Concluderà il lavori il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.

L’indomani, sabato 29, la sessione si aprirà alle ore 9.00 con l’intervento del consigliere per l’export del Premier, Massimo Calearo Ciman, e a seguire, l’intervento di Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche. Alle ore 12 la squadra dei big del Made in Italy presenterà al governo le proposte di rilancio, elaborate nei mesi precedenti. A trarre le conclusioni Antonio Tajani, commissario Ue per l’industria e l’imprenditoria e Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico. Quest’ultimo rilancerà probabilmente l’ultima versione sulla costruzione dell’Agenzia per l’export, prevista ma non ancora definita nella bozza del Decreto sviluppo affannosamente discusso in queste ore.

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