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A. Penati: “Basta aiuti ai Ligresti, è ora di liquidare Premafin”

Secondo Alessandro Penati, economista ed editorialista di “Repubblica”, la Premafin dei Ligresti non sta più in piedi e sarebbe ora di dire basta agli aiuti a fondo perduto e di farla fallire

E’ ora di dire basta alle consortorie finanziarie, scrive oggi Alessandro Penati su “Repubblica” sotto un titolo che non potrebbe essere più eloquente: “Basta aiuti a Ligresti. Premafin da liquidare”. Penati non è molto amato dall’establishment finanziario milanese per le sue posizioni spesso controcorrente ma ha il vizio di far parlare i numeri e stavolta è difficile dargli torto.
“Premafin di Ligresti- scrive Penati – ha 300 milioni di debiti e perdite potenziali per circa 45 su un contratto di swap. La società è una holding con il solo scopo di detenere la quota di controllo (35,7%) in Fonsai. Quota che oggi, sul mercato, vale solo 94 milioni. Il debito di Premafin è stato appena ristrutturato a condizioni favorevoli. Fonsai è in grave crisi finanziaria e deve essere nuovamente ricapitalizzata, dopo aver bruciato un aumento da 460 milioni in appena sei mesi. Stando così le cose e non potendo contare sui dividendi di Fonsai o su di un suo forte aumento di valore, la probabilità che Premafin possa onorare i debiti, già rinegoziati, sono pressochè nulle. In qualunque altra situazione e paese – osserva Penati – le banche creditrici (capofila Unicredit) dichiarerebbero la società fallita e si approprierebbero delle attività, diventando così azionisti di controllo di Fonsai: la ristrutturerebbero e la venderebbero al miglior offerente”. Invece, lamenta Penati, si continua a tenere in piedi un impero dai piedi d’argilla ma le probabilità di risanarlo sono pari a zero.

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