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Spread e bond al centro delle manovre dei mercati. Btp Italia aiuta Piazza Affari

Entro la settimana il piano di Francoforte per evitare la frammentazione dei titoli di Stato – In tensione anche le obbligazioni Usa in attesa dei nuovo aumenti della Fed

Spread e bond al centro delle manovre dei mercati. Btp Italia aiuta Piazza Affari

Christine Lagarde, come Brigitte Bardot, ritiene che solo gli stupidi non cambino mai idea. E lei stupida non è. E così, dopo aver sostenuto a suo tempo che la Bce non deve occuparsi di spread (provocando un disastro) e aver sottovalutato il problema nell’ultima conferenza stampa dell’istituto (altro tracollo), la presidente della Bce ha ieri solennemente riaffermato al Parlamento europeo l’impegno ad “agire contro i rischi di frammentazione”, ovvero il rischio di spread ingiustificati tra i Paesi dell’Eurozona. Tanto è bastato ieri perché i titoli delle banche italiane recuperassero parte delle perdite subite sull’onda di vendite che fanno torto al lavoro di ristrutturazione e rafforzamento del sistema, ben più solido di dieci anni fa.

Ancora incerta la sfida tra falchi e colombe

La partita dello spread resta comunque ancora tutta da giocare. Entro tempi strettissimi, cioè prima del convegno annuale della Bce a Sintra in Portogallo del prossimo fine settimana, per mettere a tacere le voci su una spaccatura nella Banca centrale, assai pericolosa di questi tempi. L’attesa, dunque, sarà breve. Ma i nodi da sciogliere sono ancora tanti, a partire dalle condizioni a cui potranno scattare gli acquisti sui titoli dei paesi sotto attacco.

In forte ascesa Bund e bond. Buon esordio del Btp Italia

Sono i mercati obbligazionari, non solo quelli europei, ad agitarsi di più dopo le tempeste di volatilità della scorsa settimana. Ieri il rendimento del Bund è salito di 10 punti base, all’1,74%. Sale anche il Btp al 3,65% (contro il 3,58% di venerdì): lo spread chiude a 192 punti. Limita per ora i danni l’Oat francese, il cui rendimento sale al 2,29%, per uno spread con il Bund di pari durata in crescita a 56 punti base (+4,38%). I problemi di Macron sono destinati ad accelerare i lavori della Bce.

In questa cornice, una nota positiva arriva dal mercato retail. Non era scontato, nel bel mezzo di forti tensioni sullo spread e l’inflazione, un decollo positivo del nuovo Btp Italia: 3,417 miliardi raccolti nel primo giorno. Il nuovo titolo offre un rendimento minimo annuo garantito pari all’1,6%, al quale vanno aggiunti l’inflazione e il premio fedeltà per chi lo detiene per quattro anni e poi fino a scadenza nel giugno del 2030. In questo momento, calcola Intermonte, il future sull’inflazione di riferimento per il Btp è al 2,9%, il che ci porta ad un rendimento annuo lordo del 4,5%.

Wall Street prevede al 90% un rialzo dello 0,75%. Domani parla Powell

L’onda al rialzo dei tassi prosegue sugli altri mercati. Stamattina il Treasury Note a dieci anni si porta al 3,28%, +6 punti base. Il mercato Usa si aspetta al 90% un aumento di 75 punti base dei tassi nella prossima riunione della Federal Reserve. Domani e giovedì Jerome Powell terrà un’audizione ai due rami del Congresso.

A giudicare dall’andamento dei future, i mercati azionari sembrano orientati ad un avvio positivo, con l’intenzione di lasciarsi alle spalle le ferite della scorsa settimana. Ma l’umore non è dei migliori. Il Wall Street Journal accoglie stamane gli operatori al rientro dal lungo fine settimana con un’analisi spietata: dal 1950 ad oggi il mercato dopo aver registrato perdite superiori al 15%, in 11 casi su 17 è ripartito al rialzo solo dopo l’allentamento delle politiche della Fed.

Apertura in rialzo per l’indice Eurostoxx. Milano +0.99%

Il future dell’indice EuroStoxx è in rialzo dello 0,5%. Ieri, orfani di Wall Street, i mercati europei hanno vissuto una seduta al rialzo. Piazza Affari, grazie alle banche, sale di un punto percentuale, di nuovo sopra quota 22 mila, nonostante lo stacco della cedola di sette blue chip (tra cui Leonardo). Sono più toniche Madrid (+1,72%), Francoforte (+1,06%) e Amsterdam (+0,89%). Fuori dalla zona euro brilla Londra (+1,5%).

Positiva anche Parigi, nonostante le incertezze provocate dalla sconfitta elettorale del presidente Macron. Regge la Borsa (+0,64%), grazie al balzo di Renault (+9,54%) dopo la promozione di Jefferies.

L’Asia interrompe la striscia negativa, ma torna il Covid

Le borse dell’Asia Pacifico sono tutte positive stamattina: l’indice Bloomberg APACD, in negativo otto volte nelle ultime dieci sedute, è in rialzo dell’1,7%. Nikkei di Tokyo +2,2%, Hang Seng di Hong Kong +1,4%, Kospi di Seul +1,2%. Indice BSE Sensex di Mumbai +1,2% in avvio di seduta.

Salgono meno i mercati azionari della Cina, dove nel distretto dell’high tech di Shenzen sono stati ordinati test di massa su Covid 19. C’è un focolaio di contagi anche a Macao. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,5%.

Bitcoin stabile attorno ai 20mila dollari.

Petrolio e gas ancora in ascesa

Il petrolio WTI è in rialzo dell’1,5% a 111,5 dollari il barile. Il gas TTF dell’Europa ha raggiunto ieri quota 124 euro al megawatt/ora: Il Sole24Ore riporta che il governo, già alle prese con una siccità sempre più preoccupante, potrebbe dichiarare lo stato di allerta sugli stoccaggi del gas, da riempire velocemente, se non si vuole correre il rischia di arrivare all’inverno con le riserve al minimo.

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