Condividi

Vendere in Cina: sfide e opportunità

Le imprese italiane hanno scoperto il grande mercato cinese in ritardo e con molte incertezze. Nell’articolo allegato la prof. Donata Vianelli ci spiega quali sono le difficoltà per entrarvi e quali le chiavi del successo di chi ci è riuscito

Sulle pagine di FIRST online ci siamo occupati già molte volte della Cina, del suo grande mercato e delle opportunità che offre, insieme alle non poche difficoltà per capire come si arriva.

Noi, in questo Servizio Export di FIRST online, abbiamo preso la questione da lontano, cercando di interpretare prima la mentalità i cinesi che hanno utilizzato per aprirsi un varco nei mercati africani, europei ed in quello italiano, e solo in seguito cercando di capire come le nostre imprese possano indirizzare il loro export e i loro investimenti verso il più grande paese asiatico.

Perché, come dice la professoressa Donata Vianelli, dell’Università di Trieste, nell’interessante articolo che riportiamo in allegato, “Non c’è azienda italiana che in anni più o meno recenti non si sia posta davanti all’alternativa “vendiamo o non vendiamo” nel mercato cinese”. Tuttavia, non sempre le imprese italiane hanno saputo rispondere a questa domanda con successo. Vianelli ha analizzato, con un’intervista a 130 aziende italiane di diversi settori economici, coprendo l’intero territorio nazionale e focalizzandosi in prevalenza sulle Piccole e Medie Imprese, i motivi che stanno alla base di una presenza ancora marginale sul mercato cinese: l’inizio solo recente di questa presenza (il 41% del campione ha cominciato ad andare in Cina dopo il 2005); il fatturato, ancora molto limitato, realizzato nel mercato cinese rimane; un limitato grado di controllo del canale distributivo e del mercato finale; la difficoltà nello sviluppare relazioni con partner locali affidabili e nel comprendere e gestire la cultura del paese. Ma esamina anche quali siano stati i fattori di successo di chi è riuscito a sviluppare una presenza stabile nel territorio del Dragone. “Per entrare in Cina – scrive la Vianelli – le aziende italiane devono mettere in gioco brand e/o know how, unite però ad una chiara visione imprenditoriale che creda nel successo futuro dell’azienda in quel mercato e abbia quindi il coraggio di investire e di costruirsi passo a passo le relazioni ed un network distributivo affidabile e coerente con le proprie scelte strategiche a livello internazionale”.

Per vincere in Cina, insomma, bisogna pensare ad un investimento a lungo termine: prima di tutto in noi stessi e nella nostra azienda.

03.10.2011

www.gpgarioni.it


Allegati: Firstonline Vendere in Cina Donata Vianelli 031011.pdf

Commenta