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Unipol, plusvalenza da 44 milioni dopo cessione quota Mediobanca

UnipolSai, dopo la cessione dell’intero pacchetto di azioni di Piazzetta Cuccia, registra una plusvalenza di 44,6 milioni di euro e un impatto finanziario positivo netto per 177,7 milioni – Intanto, l’Ivass, l’autorità che vigila sulle assicurazioni, ha chiesto al gruppo bolognese “di alleggerire il comparto dei titoli strutturati” di UnipolSai

Unipol, plusvalenza da 44 milioni dopo cessione quota Mediobanca

Una plusvalenza di 44,6 milioni di euro e un impatto finanziario positivo netto per 177,7 milioni. Questo il risultato, per Unipol-Sai, della cessione dell’intero pacchetto di azioni Mediobanca. Le cifre sono contenute nell’integrazione al documento informativo per la fusione tra Unipol e Premafin-Fonsai, pubblicata questa notte. E intanto l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni chiede al gruppo bolognese di semplificare e ridurre i titoli strutturati di Unipol-Sai.

Il colosso assicurativo ha ceduto, il 9 ottobre scorso, la partecipazione del 2,68% di Mediobanca attraverso un accelerated bookbuilding per un corrispettivo di 135,2 milioni di euro. Sul restante 1,15% sono stati firmati contratti di vendita a termine che saranno regolati a novembre con un incasso di circa 50,5 milioni.

Nel documento si legge inoltre che è stata aperta un’apposita data room ai soggetti interessati agli asset assicurativi da cedere in base alle prescrizioni Antitrust. Sono in corso trattative con “alcuni soggetti interessati” a cui sono state rese disponibili le prime bozze della documentazione contrattuale. Qualora queste trattative dovessero proseguire nel corso delle prossime settimane è previsto “l’avvio della negoziazione della documentazione contrattuale”.

Per quanto riguarda il prestito convertendo da 201,8 milioni con scadenza 31 dicembre 2015 legato al debito Premafin, sarà offerto alle sole banche finanziatrici con l’eccezione di GE Capital Interbanca. L’accordo di ristrutturazione prevede che il convertendo venga sottoscritto per 134,3 milioni dalle banche finanziatrici (tranne GE) e per circa 67,5 milioni da Ugf, risorse destinate al rimborso di pari importo del contratto di finanziamento modificato post integrazione.

Intanto l’Ivass, l’autorità che vigila sulle assicurazioni, ha chiesto al gruppo bolognese “di semplificare e alleggerire il comparto dei titoli strutturati” di UnipolSai. L’esposizione delle due compagnie in questi titoli, a 30 giugno, era di quasi 6,5 miliardi di euro.

L’Ivass ha anche prescritto di “rafforzare i presidi per la valutazione dei titoli strutturati e del portafoglio immobiliare” in modo da “migliorare l’affidabilità e la trasparenza” della loro valutazione in bilancio.

Infine, “soprattutto con riferimento al rilevante volume di prodotti finanziari strutturati”, il colosso assicurativo deve “predisporre un’attenta e sistematica analisi dei profili di liquidità” e “rafforzare le analisi preventive relative all’idoneità e ammissibilità degli attivi” a copertura delle riserve tecniche.

Intorno alle 10.30 il titolo Unipol perde oltre il 2,9% a 3,87 euro.

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