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Twitter, attacco hacker turco in tutto il mondo

Colpiti media, istituzioni e organizzazioni internazionali – Sulle pagine degli account hackerati sono comparsi tweet con scritte in turco, simboli nazisti e hashtag contro Germania e Olanda

Twitter, attacco hacker turco in tutto il mondo

Questa mattina decine di account Twitter ufficiali sono stati colpiti da un attacco hacker. Fra le vittime, anche giganti dell’informazione internazionale come BBC North America, Reuters Japan, Forbes e Die Welt, ma anche di organizzazioni come Amnesty International e Unicef Usa.


Sulle pagine degli account hackerati sono comparsi tweet con scritte in turco, simboli nazisti e hashtag contro Germania e Olanda (“#nazialmanya” o “#nazihollanda”), paesi entrati in conflitto con Ankara per aver impedito ai ministri turchi di fare campagna elettorale sul loro territorio in vista del referendum con cui Erdogan punta a instaurare un presidenzialismo dai caratteri autoritari.

Il sito de Le Figaro fa sapere che sono stati presi di mira anche molti account istituzionali francesi, fra cui quelli del ministero dell’Economia e delle Finanze. In questi casi, sugli account sono comparsi la bandiera turca, un video e messaggio in turco.

La situazione è tornata alla normalità sul sito del ministero e delle Finanze e di Forbes nel giro di una ventina di minuti, scrive ancora Le Figaro, che pubblica l’immagine di come apparivano gli account Twitter hackerati.

Il Financial Times ha proposto alcuni consigli per mettersi al riparo da intrusioni di hacker sul social network. Primo: cambiare immediatamente la password di accesso a Twitter. Secondo: revocare le autorizzazioni a tutte le app che si autoconnettono al proprio profilo, andando sulle impostazioni e cliccando sul pannello “applicazioni”, da dove si accede alla lista di applicativi collegati.

Ognuna di queste app, spiega il Ft, come Tweetdeck, Twitter Counter o Periscope ha i suoi permessi di accesso specifici, che possono essere semplicemente leggere i tweet, o mandarne dal proprio profilo automaticamente o perfino accedere all’account e-mail collegato. A questo punto va cliccato sul pulsante di revoca delle relative autorizzazioni e si è più in sicurezza.

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