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The Italian Sea Group: debutta l’Ipo degli yacht italiani

Il prezzo di offerta è fissato a 4,9 euro per azione e l’obiettivo di raccolta è a quota 97 milioni – Ecco quello che c’è da sapere sulla nuova matricola del segmento Mta di Piazza Affari che sta volando in Borsa con un rialzo del 9%

The Italian Sea Group: debutta l’Ipo degli yacht italiani

Oggi, martedì 8 giugno, sbarca alla Borsa di Milano The Italian Sea Group, società che produce yacht di lusso con i marchi Admiral e Tecnomar.  

Il prezzo di offerta è fissato a 4,9 euro per azione e la capitalizzazione del gruppo ammonta a circa 260 milioni di euro.

L’ammontare complessivo del collocamento è di 97 milioni, di cui 47 andranno alla società e 50 all’azionista di riferimento GC Holding, in caso di esercizio della facoltà di incremento dell’offerta e di “over allotment”.

L’Ipo di The Italian Sea Group è la terza del 2021 (dopo Philogen e Seco) sul segmento Mta di Piazza Affari.

Tra gli investitori figurano Alychlo, società dell’imprenditore Marc Coucke, e Giorgio Armani Spa, che hanno messo sul piatto rispettivamente 26 e 13 milioni di euro (pari a circa il 10 e il 5% del capitale). Un altro 1,5% del capitale è stato acquistato dall’imprenditore Marc Coucke.

Il flottante massimo sarà pari al 25,9% del capitale (circa il 25,9%, in caso di integrale esercizio della greenshoe). Gc Holding rimarrà quindi saldamente al timone con il 62,6% circa.

Il periodo di lock-up sarà di un anno sia per la società sia per Gc Holding.

Lo scorso 3 giugno è terminata l’offerta di vendita e sottoscrizione riservata a investitori istituzionali.

I proventi della quotazione saranno usati principalmente per acquisire nuovi stabilimenti industriali e spazi produttivi, a cominciare da alcuni cantieri navali in Italia, Turchia e Grecia. L’obiettivo numero uno è aumentare la capacità produttiva, soprattutto nel segmento degli yacht fino a 100 metri di lunghezza.

Nel medio periodo, il gruppo intende anche aumentare la diffusione dei propri marchi (in quest’ottica rientra l’alleanza stretta a maggio dell’anno scorso con Automobili Lamborghini), ampliare la gamma dei prodotti avviando la produzione di superyacht sempre più grandi e potenziare la presenza su alcuni mercati esteri, anche attraverso l’allargamento della rete di broker e la partecipazione a fiere di settore.

Fondato e guidato da Giovanni Costantino, Italian Sea Group ha sede a Marina di Carrara, dove controlla i cantieri Nca Refit. Nel 2020 ha realizzato ricavi per 116,4 milioni di euro, in crescita del 16,1% su base annua, mentre il risultato netto è balzato in un anno da 430.000 euro a 6,2 milioni. Nello stesso periodo, l’indebitamento finanziario netto è sceso da 12,2 a 3,8 milioni. Per quanto riguarda la redditività, l’Ebitda si è attestato a 14,5 milioni (più 49,8%) e l’Ebit a 9,4 milioni (+108%).

La società fa parte del distretto industriale toscano specializzato nella costruzione di megayacht, che comprende oltre 4mila imprese, per un totale di 18 mila addetti e due miliardi di fatturato.

Secondo uno studio di Prometeia per Unicredit, nel 2020 il giro d’affari dell’industria italiana degli yacht ha superato gli 11 miliardi (+9,9% su anno), con esportazioni per circa 4,9 miliardi (+12,6%).

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