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Tesla a picco sul Nasdaq: -12% in tre sedute

Tesla in forte difficoltà sul Nasdaq nelle ultime tre sedute – Gli investitori non credono che riuscirà a mantenere a lungo il target di produzione annunciato lunedì.

Tesla a picco sul Nasdaq: -12% in tre sedute

Wall Street è ferma per il 4 luglio, una pausa per celebrare la nascita l’Independence Day che, a Palo Alto, sperano faccia bene a Tesla, alle prese negli ultimi giorni con una vera e propria pioggia di vendite.

Il 3 luglio, al termine delle contrattazioni sul Nasdaq, il titolo del colosso guidato da Elon Musk ha lasciato sul terreno il 7,2%. Nelle ultime tre sedute il ribasso accumulato supera il 12%, percentuale che ha portato le azioni dai 353,3 dollari dell’apertura del 29 giugno ai 310,8 della chiusura del 3 luglio.

Una performance che sembra aver definitivamente archiviato la cavalcata realizzata nel mese di giugno nonostante Tesla sia riuscita – sebbene in extremis – a raggiungere il tanto agognato obiettivo di produzione di 5mila Model 3 a settimana atteso per lungo tempo, ma anche il target relativo alla Model S e alla Model X, per un dato complessivo che arriva a 7mila veicoli a settimana.

Ora siamo davvero un’azienda automobilistica”, aveva scritto il ceo ai sui dipendenti nella e-mail attraverso la quale annunciava la conquista del target. Una “vittoria” non facile da centrare, per la quale l’azienda ha addirittura fatto ricorso ad un’enorme tenda, montata fuori dal suo stabilimento principale, allo scopo di velocizzare la linea di montaggio. Ma d’altronde il sogno di Musk è ambizioso e magari quando nel 2040 il mercato dell’auto sarà dominato dall’elettrico (previsione del New Energy Outlook 2018 di Bloomberg), Tesla farà la parte del leone.

Nel frattempo pero, a causare i ribassi in Borsa sono però i numerosi dubbi che continuano ad attanagliare le menti degli analisti? La domanda che molti investitori del Nasdaq si pongono è: considerando gli enormi sforzi fatti per raggiungere l’obiettivo e le misure “anticonvenzionali” messe in campo per realizzarlo, Tesla sarà capace di mantenere nel tempo questo target di produzione? Stando alle perdite degli ultimi tre giorni, il pensiero dominante sembra essere negativo. Di questo avviso è anche Ryan Brinkman, analista di JP Morgan, che ha confermato la valutazione “underweight” e il prezzo obiettivo di 180 dollari. Non solo, dato che l’incremento della produzione ha per forza di cose determinato un rialzo parallelo dei costi, JP Morgan ha aumentato le stime sulla perdita per azione del secondo trimestre da 2,45  a 2,8 dollari.

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