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Terremoto, in Fiera a Bologna presentati strumenti per valutare le crepe

Presentati a Research to Business, il salone della ricerca e dell’innovazione in corso a Bologna, gli strumenti servono a rilevare la gravità delle crepe generate dai terremoti. Intanto, la Giunta della Regione Emilia Romagna ha dato il via libera a 150 milioni da destinare alle aziende sanitarie perché paghino i fornitori nelle aree terremotate.

Terremoto, in Fiera a Bologna presentati strumenti per valutare le crepe
Le crepe sono di grande attualità in questi giorni in Emilia-Romagna e oggi a Bologna, alla fiera Research to Business (in tandem con Smau Business), salone della ricerca e dell’innovazione in corso fino a domani, sono stati presentati degli strumenti per rilevarne la gravità in occasione dei terremoti.
Il primo è in grado di verificare in tempo reale la stabilita’ dei muri di un edificio dopo un sisma; il secondo, connesso all’altro, è un sistema wireless, su più ampia scala, che può monitorare crepe e fessure degli edifici addirittura di un intero centro storico.
A dare vita a macchine tanto utili è il Centro interdipartimentale di ricerca industriale su edilizia e costruzioni dell’Università di Bologna – scrive l’agenzia Dire – pilastro del tecnopolo e della piattaforma delle costruzioni, che ha progettato questo sistema chiamato Shm e che, applicato agli edifici, rileva subito i danni da forti scosse: l’impianto permette di ottenere dati in tempo reale sulla stabilità di case, scuole e capannoni, prima e dopo la scossa.
Il sistema è stato testato sul ponte di Manhattan, a New York, una struttura soggetta a fortissime vibrazioni causate dall’attraversamento del metrò. La Provincia di Bologna avrebbe già dato il via libera ad alcuni progetti pilota in scuole ed edifici pubblici. A produrre il sistema sviluppato dall’Alma Mater è un’azienda romagnola, con sede a Lugo: la Teleco, leader europea nelle antenne mobili per i camper. La start up Beesper, spin-off di Henesis srl, lavora invece sulle reti di sensori wireless. Tra le applicazioni c’è questa possibilità di monitorare i centri storici e di valutare in tempo reale il comportamento a sollecitazioni e vibrazioni.
Intanto, le aziende del biomedicale di Mirandola chiedono almeno di essere pagate dai loro clienti pubblici e la Regione Emilia-Romagna risponde. La Giunta ha dato via libera oggi a 150 milioni da destinare alle aziende sanitarie perché paghino i fornitori con sede nelle aree terremotate. Lo comunica la Regione stessa. Il provvedimento è parte di una serie di azioni in favore delle aree al centro del sisma, di cui fanno parte anche l’esenzione dai ticket per i residenti nei comuni interessati e l’assistenza primaria per gli sfollati.
“A partire dalla prossima settimana – scrive la Regione – le Aziende sanitarie dovranno iniziare i pagamenti, assicurando la copertura di tutto il dovuto. Sono sospesi inoltre i termini di pagamento di sanzioni amministrative in materia igienico-sanitaria, di salute e sicurezza del lavoro per i titolari di attività produttive operanti sempre nei Comuni colpiti dal terremoto”. Le misure adottate oggi arrivano fino al 30 settembre 2012. “A quella data sarà fatta una valutazione della situazione e saranno adottati eventuali nuovi provvedimenti”.

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