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Terna chiude il semestre in bellezza, 274,5 milioni di utile: +4,1% rispetto al gennaio-giugno 2013

Terna chiude il primo semestre 2014 in forte positivo, con un utile netto di 274,5 milioni, aumentandolo del 4,1% rispetto ai primi 5 mesi del 2013. +3,4% anche nei ricavi che ammontano a 950,4 milioni. Dati positivi legati “alle attività di consolidamento dei ricavi del gruppo Tamini e di ingegneria, realizzazione e manutenzione su impianti di terzi”.

Il primo semestre di Terna è da fare invidia: 274,5 milioni di utile, migliorando del 4,1% il risultato dello stesso periodo dello scorso anno. Ricavi vicini al miliardo, 950,4 milioni di euro – +3,4% rispetto a gennaio – giugno 2013. Gli ottimi risultati sono legati alle attività di consolidamento dei ricavi dal gruppo Tamini, di ingegneria, realizzazione, manutenzioni di impianti di terzi. 

Matteo Del Fante, il nuovo ad di Terna, si dice entusiasta di aver ottenuto buoni risultati in una congiuntura economica ancora sfavorevole sia in italia che in Europa. “Investire nelle infrastrutture crea sviluppo e occupazione e fa risparmiare il sistema elettrico, con risultati importanti anche sul piano economico” ha affermato Del Fante, aggiungendo che “la priorità sarà creare valore per gli azionisti e contribuire alla crescita del Paese”.

Il focus dell’azienda pe ril prossimo semestre si concentrerà sull attività  di scouting e sviluppo di nuove opportunità sia in Europa che sul territorio nazionale. “Il gruppo sarà impegnato nella realizzazione di quanto previsto nel piano strategico 2014-2018 approvato dal cda il 25 marzo 2014” ha continuato l’amministratore delegato.

Tra le attività del periodo agosto-dicembre da segnalare la negoziazione di accordi realizzativi per l’interconnessione Italia-Francia e ripetere il consolidamento, assodato in questo semestre, con le attività di Tamini. Infine, il gruppo Terna sta valutando l’opzione della partecipazione alla privatizzazione del Tso Greco, in vendita dal secondo trimestre 2014.
Conclude Del Fante che il gruppo Terna punta a “valorizzare appieno una storica realtà industriale italiana, riconosciuta come eccellenza del settore elettrico in Italia e all’estero”.

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