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Taxi: su licenze, attese, Pos ora indaga l’Antitrust. Troppi disagi per i clienti a Roma, Milano e Napoli

L’Antitrust ha avviato le ispezioni e chiesto informazioni ai Comuni di Roma, Milano e Napoli oltre che alle cooperative. Si indaga su licenze, pagamenti, tassametro, turni

Taxi: su licenze, attese, Pos ora indaga l’Antitrust. Troppi disagi per i clienti a Roma, Milano e Napoli

Troppi disagi per i clienti e ora sui taxi indaga l’Antitrust. Il garante per la concorrenza, annuncia un comunicato del 1 agosto, ha avviato “un’attività di verifica nel settore dei taxi sulla base delle criticità che si riscontrano a Roma, a Milano e a Napoli e che creano pesanti disservizi per l’utenza: si pensi, ad esempio, ai tempi di attesa, all’uso del tassametro, all’accettazione dei pagamenti elettronici e alla corretta funzionalità dei Pos”.  Taxi introvabili? L’esperienza di questa estate ha messo dunque in movimento i controlli.

Taxi: l’Antitrust chiede informazioni a Roma, Milano e Napoli sulle licenze

Su richiesta dell’Authority il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha rivolto numerose richieste di informazioni alle principali società di radiotaxi attive proprio in questi Comuni. 
L’Autorità, inoltre, ha formulato direttamente richieste di informazioni ai Comuni di Roma, Milano e Napoli e alle principali piattaforme per la prenotazione dei taxi. 
L’Authority infatti, vuole “far luce sul sistema delle licenze “a numero chiuso” che, in questo settore, ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio”, si legge ancora nel comunicato. 

Taxi: l’Antitrust passa al setaccio le cooperative

In particolare l’Autorità che chiesto informazioni sul numero di vetture in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, sulle assenze, sul tempo di attesa, sulle richieste inevase, e anche sui dati inviati alle amministrazioni comunali o da queste richiesti per adempiere gli obblighi di verifica della qualità del servizio reso. Tutto ciò per verificare gli aspetti collegati al tema della concorrenza del mercato. Dal punto di vista della tutela del consumatore, invece, la finalità è invece quella di “approfondire il ruolo delle cooperative e delle società di radiotaxi nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio. Sono state quindi richieste informazioni finalizzate ad accertare come, in concreto, le cooperative verifichino la diligente prestazione del servizio agli utenti da parte dei tassisti aderenti, quali le indicazioni previste nei rispettivi statuti con riferimento all’uso del tassametro, alla corretta funzionalità dei Pos e all’accettazione dei pagamenti elettronici, al rispetto dei turni, all’attività di monitoraggio e agli interventi di verifica svolti dalle cooperative stesse”. 
Cosa succederà adesso? In base alle informazioni raccolte, “l’Autorità valuterà eventuali iniziative a tutela del mercato e dei consumatori, è la conclusione del comunicato.

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