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Tassi Usa: a piccoli passi verso il rialzo di settembre. Eni, Enel, Fca e Generali: le semestrali

I mercati apprezzano la prudenza con cui la Fed si avvicina al rialzo dei tassi a settembre – Altra raffica di semestrali: Generali, Fca, Eni ed Enel alla ribalta – Italcementi superstar e Saipem sotto tiro – Previsioni positive per l’asta Btp – Nuvole sulle banche – Tlc, sembra ormai fatto l’accordo tra Wind e 3 – Boom di Recordati

Tassi Usa: a piccoli passi verso il rialzo di settembre. Eni, Enel, Fca e Generali: le semestrali

L’aumento dei tassi Usa si avvicina, Ma a piccoli passi. Al termine del meeting di giugno, nel comunicato della Fed si dichiarava che, prima di procedere all’aumento, “si dovevano attendere miglioramenti sul fronte della crescita”. Ieri la formula è stata arricchita da una sola parola: some. Prima di procedere dunque la banca centrale vuole attendere “qualche miglioramento” della crescita. Sembra un dettaglio trascurabile, ma non agli occhi degli analisti. “La Fed non usa a caso nemmeno virgola – ammonisce Michael Feroli, capo economista di JP Morgan – In questo modo la banca centrale apre la porta ad un aumento già a settembre ma non si preclude un possibile passo indietro, in caso di notizie negative sul fronte dell’occupazione”.

I mercati apprezzano la linea “adelante con juicio” adottata dalla Fed. 


LA FED RESTA PRUDENTE: LE BORSE APPREZZANO

Stamane la Borsa di Tokyo avanza dell’1,4% grazie anche al calo dello yen (-0,2%) Hong Kong +0,7%. In terreno positivo, per ora, anche i listini della Cina.

A Wall Street l’indice S&P è salito, seppur d poco, dopo il comunicato di Washington: +0,7% a quota 2108, sei punti sopra il livello precedente. Alla fine l’indice Dow Jones è avanzato dello 0,69%, l’S&P 500 dello 0,8% e il Nasdaq dello 0,44%.

In ascesa anche il dollaro +0,4%.

Boccata d’ossigeno per le materie prime dai minimi. Il Brent tratta a 53,73 dollari (+0,7%), migliora anche il rame ma l’oro resta sotto i 1.100 dollari l’oncia. Continua però la pressione sulle valute emergenti. La banca centrale brasiliana ha alzato il tasso al 14,25% per sostenere il real, scivolato ai minimi dal 2003. Sotto pressione anche il rublo -2%.

 
MILANO -0,3%. PREVISIONI POSITIVE PER L’ASTA BTP

Archiviata la pratica della Fed, si profila una seduta positiva per i listini europei, concentrati nell’analisi dei dati societari a partire da Milano, alle prese con i conti dei Big. Tra li altri: Eni, Generali, Fca, Finmeccanica e Mediaset. 

Piazza Affari ieri è arretrata, mentre le altre Borse europee chiudono la seduta con moderato rialzi. L’indice FtseMib è terminato in calo dello 0,3% . Le Borse di Parigi e Madrid registrano guadagni rispettivamente dello 0,8% e dello 0,2%, Francoforte +0,3%.

Sul mercato delle obbligazioni, da rilevare l’asta dei titoli a medio-lungo termine. I rendimenti dei BTp a 5 e 10 anni sono attesi in deciso calo rispetto alle aste di giugno quando si attestarono rispettivamente all’1,25 e al 2,35 per cento. Le attese sono per una discesa sotto l’1% per il BTp a 5 anni (in area 0,80%) e sotto il 2% per il BTp benchmark decennale ieri scambiato in area 1,90% (da 1,87% di martedì). Anche il rendimento del Bund tedesco è salito a 0,72% da 0,69%.

 

ITALCEMENTI SUPERSTAR. EFFETTO PESENTI ANCHE SU BUZZI. E SARAS
Molto vivace il settore cemento, dopo l’annuncio della vendita della quota di controllo (45% del capitale) di Italcementi alla tedesca Heidelberg Cement. Italcementi è volata in rialzo del 49%, a 9,85 euro, ma non ha raggiunto il prezzo dell’Opa che sarà lanciata a 10,6 euro. Sono state scambiate 32,418 milioni di azioni, rispetto ad una media giornaliera delle ultime trenta sedute pari a 839.740. 

 La controllante Italmobiliare, holding della famiglia Pesenti che ha ceduto il pacchetto di controllo con un incasso da 1,66 miliardi di euro, sale del 27%.

L’effetto positivo si propaga sugli altri cementieri italiani: Buzzi +6%, Cementir +4,4%. 

Il ritorno di interesse di grandi gruppi stranieri per società italiane accende Saras , in rialzo del 4%: da tempo circola la voce che i Moratti potrebbero cedere il controllo alla russa Rosneft, che oggi ha il 21%. 

 

SAIPEM SOTTO TIRO. I CONTI SPINGONO SU’ ENEL GREEN POWER

In attesa dei conti approvati ieri sera dal cda chiusura positiva per Eni +0,5%, che ha recuperato nel finale dopo essere stata in ribasso per tutta la seduta, zavorrata dalla caduta della controllata Saipem -3,4%.

 Ieri sul titolo della controllata del cane a sei zampe si è scatenata una pioggia di vendite innescata dalla decisione di procedere a svalutazioni per 929 milioni di euro e di rivedere al ribasso i target del 2015.

Enel scende dello 0,5%,

Enel Green Power +2,5% dopo i buoni risultati: l’utile netto è 342 milioni, in crescita del 16,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 

CAMBI AL VERTICE, TONFO DI UNICREDIT

Sul listino milanese ha pesato la discesa di Unicredit -3,3%, vittima di indiscrezioni secondo cui la Bce avrebbe rivolto al management alcuni appunti in merito alla situazione patrimoniale. Un portavoce della banca ha smentito. Da un paio di settimane si parla di un ricambio al vertice che potrebbe riguardare tutta la squadra dei top manager, a partire dal numero due Roberto Nicastro potrebbe lasciare Unicredito per passare a BNP Paribas o per assumere un incarico di natura politica. In uscita ci sarebbe anche Alessandro Decio, il responsabile della divisione rischi, il suo posto dovrebbe essere preso dal chief risk officer per l’Italia, Massimiliano Fossati.

Da segnalare anche la brusca caduta di MontePaschi -3,7%, Ubi -1,5%. Stabile Intesa -0,2%. 
 

CNH MAGLIA NERA TRA LE BLUE CHIPS. IN CALO ANCHE FCA


Contrastati i titoli industriali alla vigilia dei conti: Finmeccanica è salita dello 0,6% , StM[STM.MI] +0,7%, Fiat Chrysler cade in ribasso dell’1,6%.

La peggior blue chip è CNH Industrial -4% dopo la pubblicazione dei dati del trimestre. L’azienda ha rivisto al ribasso i target di redditività del 2015, l’anno in corso dovrebbe chiudersi con un margine operativo tra 5,6% e 6,0%, dal precedente 6,1%-6,4%. La revisione è dovuta “alla continua debolezza della domanda nel settore agricolo”.Confermato il target sui ricavi e migliorato leggermente quello sul debito, atteso tra 2,0 e 2,2 miliardi di dollari, da 2,1-2,3 miliardi. 


TLC, SEMBRA FATTO L’ACCORDO WIND-3. TELECOM STRING CON NETFLIX
 

Telecom Italia +0,4%.

Nel finale di seduta Bloomberg ha diffuso l’indiscrezione secondo cui Vimpelcom ed Hutchison Whampoa starebbero per accordarsi sulla fusione tra le rispettive controllate Wind e 3 Italia, due operatori italiani della telefonia. L’annuncio potrebbe arrivare la settimana prossima. L’operazione dovrebbe prevedere il lancio di un aumento di capitale da 2,2 miliardi di dollari.
 Mettendosi insieme, Wind e 3 Italia arriverebbero ad avere 30 milioni di clienti e ricavi, sulla base dei conti del 2014, pari a 6,4 miliardi di euro.

Separatamente, oggi pomeriggio Tim, divisione mobile di Telecom Italia, ha raggiunto un accordo per consentire ai suoi clienti di accedere ai contenuti di Netflix, la società Usa che noleggia in streaming film, serie tv e videogiochi. Quest’autunno Netflix dovrebbe avviare la sua attività commerciale in Italia. 

La partnership di Telecom con Netflix “ci vede in Italia come l’unica piattaforma aperta di distribuzione di contenuti premium che integra le migliori offerte disponibili sul mercato”, ha commentato l’a.d. di Telecom Italia, Marco Patuano. 

Mediaset +0,4%.

BENE IL LUSSO, BOOM DI RECORDATI

Sale il lusso guidato da Tod’S +2,7%, seguono Moncler +1,3% Ferragamo +1%.

Da segnalare la performance di Recordati +5,9% dopo avere annunciato i risultati del primo semestre, chiuso con un utile netto in crescita del 24% a 103,2 milioni di euro Il gruppo farmaceutico milanese ha alzato l’obiettivo di utile netto dell’intero esercizio a 190 milioni da 175 milioni, quello di Ebit a 270 milioni da 250 milioni. I ricavi per l’esercizio sono confermati intorno a 1 miliardo di euro, dopo che i primi sei mesi si sono chiusi con un fatturato di 539,1 milioni, in crescita del 6,2%.“L’attività del gruppo è continuata nel mese di luglio in linea con l’andamento del semestre”, dice in un comunicato il presidente e ad Giovanni Recordati. 

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