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Stellantis apre la prima gigafactory europea per batterie. È in Francia. Partners Mercedes e TotalEnergies

La jv tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies punta a realizzare in Europa tre fabbriche da almeno 40 GWh l’una – Intanto partono le proteste di Fiom-Cgil: “Da noi zero investimenti”

Stellantis apre la prima gigafactory europea per batterie. È in Francia. Partners Mercedes e TotalEnergies

È ufficiale: apre la prima gigafactory europea per le batterie elettriche. Stellantis, attraverso una giovane joint venture fondata nel 2022, Automotive cell company (Acc) – detenuta in parti uguali con Mercedes-Benz e TotalEnergies -, oggi martedì 30 maggio ha inaugurato la sua prima gigafactory (delle tre previste) per la produzione di batterie, dalle dimensioni impressionanti di 34 ettari, nel nord della Francia, esattamente a Douvrin, alla periferia di Lens.

“Qui siamo nel futuro. È un grande progetto europeo”, ha dichiarato il presidente di Stellantis, John Elkann, a margine dell’inaugurazione della prima delle tre gigafactory che Acc realizzerà in Europa. La seconda sarà in Germania e la terza in Italia, a Termoli, per un investimento complessivo di 7,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 miliardi di investimenti pubblici.

La notizia non scalda particolarmente il titolo che guadagna lo 0,43% alle ore 11:50.

Stellantis: la gigafactory di Douvrin

Se l’inaugurazione era oggi, per la produzione bisognerà aspettare l’estate. Entro la fine dell’anno, le prime batterie prodotte su queste linee inizieranno a essere commercializzate. Anche se ancora non è stata annunciata una data precisa. Non è escluso, infatti, che siano necessari ancora alcuni aggiustamenti per mettere a punto il processo di industrializzazione. Entro il 2024, l’impianto Stellantis dovrebbe produrre non meno di 13 GWh all’anno. Questa cifra è destinata a salire a 40 GWh all’anno a partire dal 2030, pari alla produzione di circa 800.000 batterie destinate a tutte le aziende che fanno parte della jv. Nello stesso periodo, la forza lavoro dell’impianto dovrebbe passare da 600 a 2.000 unità. Le batterie prodotte a Douvrin saranno basate sulla tecnologia NMC (Nichel-Manganese-Cobalto), e saranno anche riciclabili al 95%, grazie a un processo innovativo sviluppato da Stellantis.

La Francia vuole ridurre la sua dipendenza dalla Cina e prevede di essere autosufficiente nella produzione di batterie entro il 2027.

Le altre gigafactory di Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies

La seconda è prevista in Germania, a Kaiserslautern, accanto allo stabilimento Opel, sulla base dei finanziamenti promessi dal governo tedesco. Si prevede l’inaugurazione all’inizio del 2025.

E Termoli? Qui le cose si fanno più nebulose. Della fabbrica di batterie in Molise se ne parla da tempo, e dovrebbe essere operativa “dal 2026 e crescerà gradualmente fino al 2030 occupando 1.800 persone”, aveva annunciato il colosso automobilistico lo scorso marzo quando il Governo ha deliberato di cofinanziare l’investimento, ma ancora si attende la autorizzazione europea sugli aiuti di stato.

Le tre gigafactory avranno una produzione annuale complessiva di 120 GWh entro il 2030, equivalenti a circa 2,5 milioni di batterie per auto elettriche di Stellantis e Mercedes-Benz

Partono le proteste di Fiom-Cgil: “Da noi zero investimenti”

“Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna”, ha dichiarato il segretario della Fiom-Cgil, Michele De Palma aggiungendo che “il 2 giugno la Fiom sarà a Parigi-Poissy con una delegazione di lavoratori di Stellantis provenienti da tutti gli stabilimenti italiani per chiedere un incontro con il management e programmare un confronto con l’amministratore delegato, Carlos Tavares”. Nel giorno della festa della Repubblica la Fiom andrà a chiedere garanzie a Stellantis per l’occupazione, per migliori condizioni e per investimenti sulla transizione industriale.

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