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Stellantis: a Termoli nascerà la terza gigafactory europea per le batterie

L’impianto molisano produce oggi motori e trasmissioni e ha 2.500 dipendenti – Le altre gigafactory europee di Stellantis sono in Francia e in Germania, che si sommano alle due negli Usa

Stellantis: a Termoli nascerà la terza gigafactory europea per le batterie

Stellantis realizzerà a Termoli, in provincia di Campobasso, la sua terza gigafactory europea per la produzione di batterie, dopo quelle a Douvrin (Francia) e a Kaiserslautern (Germania). La decisione rientra nel piano d’investimento da 30 miliardi entro il 2025 per far sì che, entro il 2030, i veicoli elettrificati rappresentino oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti.

“Il fabbisogno di batterie e componenti per EV di Stellantis – spiega il Ceo del gruppo, Carlos Tavares – sarà soddisfatto grazie a un totale di cinque gigafactory in Europa e in Nord America e l’allocazione del terzo sito europeo in Italia, dopo quelli in Francia e Germania, è la conferma dell’impegno di Stellantis in Italia e della volontà dell’Azienda di continuare ad investire sul suo sistema produttivo”.

Lo stabilimento di Termoli, aperto nel 1972, conta oggi 2.500 dipendenti, è specializzato nella produzione di motori e trasmissioni e si estende su una superficie pari a 1,2 milioni di metri quadrati. In base al precedente piano di Fca (che poi si è fusa con Psa per dare vita a Stellantis), l’impianto di Termoli avrebbe dovuto continuare a produrre motorizzazioni tradizionali e ibride. A questo punto rimane da chiarire se sarà prevista una totale riconversione del sito oppure se la gigafactory per la produzione delle batterie affiancherà quella dei motori.

Stellantis “sta lavorando con determinazione e velocità per anticipare e supportare la transizione energetica di tutti i suoi siti industriali italiani – ha aggiunto Tavares – con l’obiettivo di garantirne la sostenibilità attraverso il miglioramento delle loro performance e per far giocare al Paese un ruolo strategico tra i principali mercati domestici del Gruppo”.

Il gruppo punta a ridurre i costi dei pacchi batterie di oltre il 40% entro il 2024 e di un ulteriore 20% o più entro il 2030.

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