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Spesometro in arrivo: le regole del 2015

La Pa e le amministrazioni autonome sono escluse dalle comunicazioni delle operazioni Iva rilevanti per i dati relativi al 2014, mentre commercianti al dettaglio e tour operator non dovranno trasmettere le fatture inferiori a un certo importo.

Il Fisco abbassa l’asticella anche quest’anno, almeno per quanto riguarda lo Spesometro. Enti pubblici e amministrazioni autonome sono esclusi dalla procedura per i dati relativi al 2014, mentre commercianti al dettaglio e tour operator non dovranno trasmettere le fatture sotto i 3mila euro al netto dell’Iva. Lo ha stabilito l’Agenzia delle Entrate, confermando le misure già varate per il 2012 e 2013.

Il via libera – firmato dalla numero uno del Fisco, Rossella Orlandi, lo scorso 31 marzo – è arrivato a pochi giorni delle prossime scadenze per le comunicazioni delle operazioni Iva rilevanti, in calendario il 10 e il 20 aprile rispettivamente per chi liquida l’imposta con cadenza mensile e trimestrale.

Per Spesometro s’intende la norma antievasione che ormai da tre anni obbliga tutti i titolari di partita Iva a rendere note al Fisco le spese effettuate dai propri clienti. L’obiettivo è tracciare le spese per verificare le disponibilità economiche dei singoli contribuenti e confrontarle con i redditi dichiarati. La comunicazione deve essere effettuata per via telematica, utilizzando appositi modelli (qui i dettagli).

L’esclusione di Pa e amministrazioni autonome si è resa necessaria “per non gravare di ulteriori incombenze gli enti pubblici – spiega l’Agenzia – già impegnati ad adeguare infrastrutture informatiche, sistemi contabili e procedure interne per via dei nuovi obblighi in materia di fatturazione elettronica Pa (in vigore proprio dal 31 marzo, ndr) e di split payment”. 

Quanto ai commercianti al dettaglio e ai tour operator, la semplificazione “tiene conto delle difficoltà segnalate dagli operatori del settore”, conclude il Fisco.

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