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Sharapova vince il torneo di Errani

La nostra Errani, che con la Vinci ha anche vinto il torneo di doppio, pur giocando bene è stata sconfitta in finale dalla numero 1 del mondo per 6-3 6-2 – Da lunedì sarà comunque tra le prime 10 tenniste del mondo e intanto ha conquistato il pubblico del Roland Garros.

Sharapova vince il torneo di Errani

Maria Sharapova ha vinto meritatamente il “Roland garros” di Sara Errani. La russa è da lunedì la numero 1 del mondo (all’inizio del torneo era numero 2). Sara da lunedì sarà nelle prime 10, fino a ieri era al numero 24. Tra le due ci sono molti centimetri di differenza. La nostra è alta un metro e 64, l’altra un metro e 88. Centimetri che contano. Visto che consentono alla Sharapova di servire la prima palla a 170 e passa all’ora, mentre Sara, che pure mette quasi l’80 % di prime, si ferma sotto i 140.

 La Sharapova ha condotto un torneo esemplare, soltanto una volta ha perduto un set, e la finale di ieri è stato un capolavoro di forza, ma anche di intelligenza tennistica. Quest’ ultima si è manifestata nella non sottovalutazione di un’avversaria che il pronostico non favoriva, vista la differenza di classifica e di centimetri. Maria ha giocato con grande concentrazione. Ha servito bene e forte e soprattutto con grande continuità. Per farlo ha pagato lo scotto di cinque doppi falli, compensati però da ben sei battute vincenti. In questo modo ha neutralizzato la risposta di Sara, sempre insidiosa come si addice ad una forte doppista. Insomma: tanta continuità e nessuna presunzione da parte della numero 1 del mondo. Alla fine un risultato netto: 6-3 6-2. Partita facile e scontata dunque? Assolutamente no. Il primo set è durato 36 minuti, il secondo oltre 45. A dimostrazione del fatto che la Errani ha fatto di tutto per restare fino all’ultimo aggrappata al match.

 Abbiamo fin qui visto i meriti della vincitrice. Ma, abbiamo detto, che quello di Parigi, è stato il torneo di Sara. Il pubblico del Roland Garros, proprio subito prima del match-point decisivo, l’ha incitata scandendo il suoi nome, e ha tifato per lei in quasi tutte le fasi dell’incontro. Il che è davvero singolare pensando alla particolare avvenenza della sua avversaria. Ma la Errani ha una straordinaria capacità di variare i colpi, ed un’altra, altrettanto fondamentale virtù tennistica, la compostezza in campo e la capacità di concentrazione. Gioca bene insomma e non molla mai. E questo è piaciuto agli spettatori parigini. Cominciare un torneo dello slam da numero 24 e concluderlo in finale non è avventura da poco. Senza contare che venerdì sera Errani, in coppia con la bravissima Robertina Vinci, si è aggiudicata il titolo del doppio sconfiggendo le russe Petrova Kirilenko per 4-6 6-4 6-2.

 Ce ne è abbastanza perchè il commentatore de “Le figaro” abbia chiamato in causa la protagnista della favola di Perrault paragonando nei giorni scorsi la Errani a Cenerentola. E ieri Sara, come Cenerentola nella favola, ha perso all’ultimo incontro la scarpetta. Per ritrovarla dovrà aspettare i prossimi tornei. Ma nel tennis non ci sono i principi azzurri che risolvono tutto. I miglioramenti contano sudore e tanta fatica. Sara dovrà migliorare ancora sul servizio. Dopo aver imparato ad avere grande regolarità sulla prima palla, dovrà darle un po’più di velocità. Perchè solo così potrà riuscire ad allungare gli scambi (come le raccomandava dalle tribune il suo coach Pablo Lozano), mettendo in diffdicoltà anche una giocatrice implacabile come la Sharapova. Per riuscire in questo più del sogno di Cenerentola dovrà fare ricorso alla protagonista di un’altra favola, quella “formichina”, descritta da La Fontaine ed evocata e riletta in questi giorni da Gianni Clerici, come la storia di una tennista che piano, piano, punto dopo punto, miglioramento dopo miglioramento, può anche riuscire a vincere i tornei dello slam. In bocca al lupo Sara!

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