Condividi

Rinnovabili, in Sicilia scoppia la guerra del vento

La Regione approva uno stop di 120 giorni al rilascio dell’autorizzazioni per impianti eolici e fotovoltaici – Musumeci “Serve un piano che salvaguardi il territorio”, ma è bufera sull’Ars – Anev: “Unico obiettivo è creare ostacoli al settore”.

Rinnovabili, in Sicilia scoppia la guerra del vento

Soffiano venti di guerra sulle rinnovabili in Sicilia dopo l’ok all’emendamento alla Finanziaria regionale presentato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che prevede lo stop per tre mesi per impianti eolici e fotovoltaici.

Nel dettaglio, la norma stabilisce la sospensione per 120 giorni del rilascio delle autorizzazioni da parte dell’Ars in attesa che la Regione si doti di uno strumento di pianificazione energetica e territoriale che possa individuare le zone più adatte alla costruzione degli impianti.

Questa è almeno la tesi del Governatore Musumeci, che ha motivato la decisione di bloccare l’applicazione della riforma del Via proprio con la necessità di salvaguardare il paesaggio: “Questo Governo attribuisce grande importanza all’energia pulita, che riteniamo un bene da valorizzare, ma dobbiamo impedire le devastazioni che abbiamo già subito in passato: proporrei di adottare una sintetica norma che sospenda gli effetti del provvedimento nazionale in attesa che la Regione si doti di uno strumento di pianificazione che possa individuare le aree nelle quali deve essere assolutamente impedita la costruzione di impianti eolici, tenuto conto di una serie di elementi che non possono essere scavalcati da iniziative avvedute”. che possa individuare le aree nelle quali deve essere assolutamente impedita la costruzione di impianti eolici”

Come racconta Rinnovabili.it, negli ultimi tredici anni, e cioè dal 2005 al 2018, sono circa 2.500 i progetti sulle energie rinnovabili che hanno ottenuto le concessioni necessarie dalla Regione, tra essi figurano centrali solari termodinamiche, parchi eolici e impianti a biogas.

Opere non ancora realizzate che dopo l’approvazione della riforma della Valutazione d’Impatto Ambientale avrebbero potuto contare su un’accelerazione avallata anche dalla firma del decreto sulle aree vietate all’istallazione arrivata a livello regionale lo scorso ottobre (il presidente era Rosario Crocetta).

Per Musumeci però il provvedimento non è sufficiente e il congelamento temporaneo rimane l’unica via da seguire.

L’ok al provvedimento di stop ha ovviamente provocato reazioni molto forti da parte di politici e ambientalisti. Sul piede di guerra l’Anev secondo cui “azioni come quella della Regione Sicilia mostrano come unico obiettivo quello di creare lungaggini e ostacoli al settore eolico e delle Rinnovabili tutte, con gravi conseguenze sugli operatori e sull’occupazione”.  “L’ANEV – continua la nota dell’associazione – anche in questa occasione interverrà segnalando nelle sedi preposte tali profili di illegittimità, auspicando che la Regione comprenda l’errore e modifichi il provvedimento”.

Commenta