Condividi

Riforma della scuola: 150mila assunzioni a settembre 2015, mai più precari

LE LINEE GUIDA DELLA RIFORMA DELLA SCUOLA (PDF ALLEGATO): Dal 2016 si diventerà docenti di ruolo solo per concorso – Scatti in base al merito per gli insegnanti – Online dal 2015 un registro nazionale dei docenti – Incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche per attrarre risorse private, da singoli cittadini, fondazioni e imprese.

Riforma della scuola: 150mila assunzioni a settembre 2015, mai più precari

Al primo punto della riforma della scuola Renzi-Giannini c’è “un piano straordinario per assumere 150mila docenti a settembre 2015 e chiudere le graduatorie ad esaurimento. Mai più precari nella scuola”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un videomessaggio online che fa da corollario a un libro digitale di 136 pagine dal titolo “La buona scuola”.

“Noi vi assumiamo ma dateci una mano – ha aggiunto Renzi in un’intervista a Rtl rivolgendosi agli insegnanti –. Chi è nelle graduatorie a esaurimento della scuola deve essere assunto, perché è un diritto. In cambio chiediamo però di cambiare le regole del gioco con più disponibilità degli insegnanti a essere valutati, ai presidi di scegliersi gli insegnanti che ritengono più adatti alla propria scuola”.

La riforma prevede che dal 2016 si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, così da favorire l’ingresso nella scuola di 40mila giovani qualificati entro il 2019. Mai più dunque “liste d’attesa” che durano decenni. Tra i primi punti della riforma Renzi-Giannini si legge che la priorità è “garantire alle scuole, grazie al piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto: basta supplenze”.

Ancora nel videomessaggio, il Premier ha detto che il Governo ha “un anno di tempo per rivoluzionare la scuola. Se saremo in grado di ripensare nei prossimi 12 mesi a come l’Italia investe nella scuola, costruiremo la crescita nei prossimi 20 anni”. 

Ecco gli altri punti fondamentali della riforma:

Scatti in base al merito per gli insegnanti. Ogni tre anni due docenti su tre avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più “grazie a una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Noi diciamo basta ai precari e alla supplentite, dobbiamo avere il coraggio di dire che si devono giudicare gli insegnanti e gli scatti devono essere sulla base del merito e non sulla base dell’anzianità”. 

Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno e potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale. 

– Online dal 2015 un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa. Online saranno messi anche i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati). L’Esecutivo intende anche coinvolgere presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola e abolirle.

Attrarre risorse private, da singoli cittadini, fondazioni e imprese, attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche. Si intende così anche stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (Mof), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole.


Allegati: LA-BUONA-SCUOLA_Rapporto_3-settembre-2014 (1).pdf

Commenta