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Renzi: “I soldi del Tfr sono dei lavoratori, martedì nuova proposta”

Dopo il “no” di Giorgio Squinzi (Confindustria) ad inserire il Tfr in busta paga, il premier rilancia e critica “la filosofia protettiva dello Stato-mamma che non si fida dei lavoratori-figli”. In arrivo una nuova proposta che “non danneggia le piccole e medie imprese”. Sarà presentata nell’incontro con le parti sociali.

Renzi: “I soldi del Tfr sono dei lavoratori, martedì nuova proposta”

I soldi del Tfr “sono dei lavoratori” e “come accade in tutto il mondo non può essere lo Stato a decidere per loro”. Matteo Renzi replica a Confindustria e al suo presidente Giorgio Squinzi che aveva bocciato la proposta di liberare la liquidazione ed inserire l’accantonamento nello stipendio. Il premier critica “la filosofia protettiva dello Stato-mamma che non si fida dei lavoratori-figli” perché “così li bruci tutti insieme”. Anzi auspica “che dal prossimo anno i soldi siano in busta paga. Questo si tradurrebbe in un raddoppio dell’operazione 80 euro”.

Contemporaneamente Renzi ha annunciato novità in arrivo:” Martedì – ha aggiunto – quando incontreremo sindacati e parti sociali verificheremo una proposta che non danneggia le piccole e medie imprese”. Proprio le Pmi, aveva protestato Giorgio Squinzi, sarebbero state le più danneggiate dalla riforma annunciata del Tfr. 

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