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Prysmian: utile netto +2,6% nel 2015, ricavi +6,9%. Ma a Piazza Affari è la peggiore blue chips

Prysmian registra, nei primi 9 mesi dell’anno, un utile netto in crescita del 2,6% a 139 milioni e ricavi a +6,9%. Nonostante i dati positivi, il titolo Prysmian cede quasi il 4% a Piazza Affari fermandosi a quota 19,4 euro.

Prysmian: utile netto +2,6% nel 2015, ricavi +6,9%. Ma a Piazza Affari è la peggiore blue chips

Prysmian ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto in crescita del 2,6% a 139 milioni. In miglioramento anche la redditività con un Ebitda rettificato escluso l’effetto Western Link in miglioramento dell’11,4% a 488 milioni (+33,3% a 473 milioni considerando Western Link). I ricavi sono saliti del 6,9% a 5,6 miliardi e anche nel terzo trimestre hanno mostrato una dinamica positiva a +6,6%. La posizione finanziaria netta è negativa per 955 milioni, in miglioramento dagli 1,3 miliardi di fine settembre 2014. La società ha anche confermato l’obiettivo di posizionarsi sopra il punto medio del range di Ebitda rettificato 590-640 milioni. In seguito alla diffusione dei dati Prysmian ha perso terreno a Piazza Affari cedendo il -3,72% a 19,40 euro. La flessione a Piazza Affari potrebbe essere addebitata ai segnali di rallentamento, nel terzo trimestre, del segmento Telecom e del business Energy & Infrastructure rispetto alla forte crescita del primo semestre.

Per quanto riguarda poi le problematiche connesse al progetto Western Link, Prysmian registra come il piano di recupero “sta procedendo in linea con le aspettative”. Inoltre il rafforzamento delle garanzie contrattuali e l’allungamento del timing di progetto concordati con il cliente consentono di migliorare di 35 milioni di euro l’impatto negativo a livello di Ebitda rettificato rispetto alla stima iniziale portandolo da 167 milioni a 132 milioni. Sui conti 2015 questo si tradurrà in un miglioramento delle prospettive di 30 milioni con un impatto negativo ridotto a 26 milioni.

“I risultati dei primi nove mesi sono nel complesso positivi sia per la conferma del trend di aumento dei ricavi sia per l’ulteriore miglioramento della redditività”, spiega l’Amministratore Delegato Valerio Battista. “Le performance realizzate nel segmento Energy Projects registrano un’ulteriore accelerazione, in particolare nei cavi e sistemi energia sottomarini. La struttura finanziaria del Gruppo si rafforza ulteriormente con la Posizione Finanziaria Netta in miglioramento a €955 milioni grazie alla capacità di generare con costanza importanti flussi di cassa. Infine, con l’acquisizione dell’azienda statunitense Gulf Coast Downhole Technologies, il Gruppo prosegue nella strategia di rafforzamento in settori e mercati high tech”. 

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