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Privatizzazioni in arrivo: Eni, Snam e Terna in fermento. Piazza Affari stamani è negativa

L’imminente annuncio del piano del Governo per un nuovo round di privatizzazioni mette in fermento Eni, Snam e Terna – Ma Milano stamani è negativa (dopo il rally di ieri) – Per le banche gli stress test fanno meno paura – Calcio superstar – Sul piano internazionale la Cina dà smalto alla Borsa di Hong Kong mentre Wall Street rallenta dopo i record

Privatizzazioni in arrivo: Eni, Snam e Terna in fermento. Piazza Affari stamani è negativa

WALL STREET SI FERMA DOPO IL RECORD, LA CINA NO
LA BCE RIDA’ LA CARICA ALLE BANCHE ITALIANE

Continua il rally di Hong Kong +0,4% trascinata dal comparto H +1,9%, dove figurano i titoli della Grande Cina. A comprare sono gli investitori internazionali, decisi a cavalcare le riforme annunciate dal terzo plenum del Parito. Dopo l’oda dei titoli per l’infanzia, stamane è stata la bolta delle assicurazioni: China Life avanza del 5,2% dopo che Citicorp l’ha giudicata uno dei grandi beneficiari della riforma.

Segna il passo Tokyo, in sostanziale equilibrio.

Wall Street ha chiuso in frenata la giornata dei record: il Dow Jones +0,09% a 15.975,38 , S&P 500 – 0,46% a 1.792. Nasdaq giù dello 0,93% a 3.949,07.

Un Toro così fa paura anche ai toreri più esperti. Carl Icahn, il principe dei raider, parlando al Reuters meeting, si è detto “molto, ma molto cauto” sul futuro di Wall Street, sostenuta solo dagli stimoli monetari più che dai profitti. Le parole di Icahn hanno contribuito a calmare i bollenti spiriti, riportando l’S&P 500 sotto quota 1.800 3 il Dow Jones sotto i 16.000 punti. Ma la soglia psicologica è stata infranta. Ora, per completare il quadro, non manca che il Nasdaq: quando riuscirà il listino tecnologico a superare il muro dei 4.000 punti?

Oggi i dati sulle vendite al dettaglio di ottobre ci forniranno indizi sul momentum con cui i consumi americani approcciano la stagione natalizia. Il dato è ancor più rilevante alla luce delle scorte di beni accumulate dalle aziende nel terzo trimestre, che hanno aggiunto uno 0.8% al Pil.

A completare il quadro dell’euforia di Wall Street c’è la ripresa del mercato delle star dei media: Maria Bartiromo, da vent’anni il volto di Cnbc sta per passare a Fox economy.

In terreno positivo i listini europei. Le Borse di Parigi e Francoforte sono salite dello 0,6%. Londra avanza dello 0,4%.

Piazza Affari chiude la prima seduta della settimana in forte rialzo, di gran lunga la migliore Borsa in Europa. L’indice FtseMib è salito del 2,2% e riflette una situazione di guadagni diffusi in tutto il listino.

Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,06%, spread invariato a quota 237.

BANCHE, ORA GLI STRESS TEST FANNO MENO PAURA

A spingere gli acquisti sul mercato azionario italiano sono state le dichiarazioni di Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, il quale ha detto che nei test che la Bce si appresta a condurre sulla qualità degli attivi delle banche, i titoli di Stato verranno ponderati con rischio pari a zero.

Le banche italiane, che hanno portafogli gonfi di Btp, hanno dominato la scena: Unicredit è salita del 3,2%, Intesa +3%, Monte Paschi +0,5%. Banca Popolare di Milano è avanzata del 3,1%, Ubi +3,5%. Banco Popolare ha messo a segno un rialzo del 6,1% dopo la vendita della compagnia di assicurazioni Eurovita. Banca Popolare di Milano è avanzata del 3,1%. Fitch ha tagliato il rating dell’istituto portandolo a livello ‘junk’. L’outlook è negativo, in linea con il medesimo outlook sul rating sovrano italiano, spiega Fitch.

Mediolanum è salita del 3,4%, al netto dello stacco oggi di un dividendo di 10 centesimi. Azimut +0,7%, Banca Generali+1,6%.

Fra le assicurazioni, Generali ha guadagnato il 2,2% e Fondiaria Sai è salita del 2,1% sul nuovo massimo dell’anno a 1,984 euro. Nuovo massino di periodo (dal luglio 2010) anche per Cattolica Ass. +1,4%.

Tra gli industriali, Fiat +3,3%, StM +2,7%, Finmeccanica +4,7%, Pirelli +2%.

Solo Ansaldo Sts -0,4% ha chiuso in terreno negativo.

Telecom Italia segna un progresso dell’1,1%: in vista dell’assemblea del 20 dicembre,la Findim di Marco Fossati ha fatto sapere che voterà a favore della lista di consiglieri proposta da Assogestioni.

PRIVATIZZAZIONI: ENI, SNAM E TERNA IN FERMENTO

In fermento la scuderia dei titoli controllati dal Tesoro. In settimana dovrebbe essere annunciato il piano di privatizzazioni del governo che dovrebbe comprendere la cessione di quote di Terna +0,51% , Snam (il Ministero dell’Economia detiene l’8,537% e la Cdp il 30%), ed Eni (il Ministero dell’Economia detiene il 3,934% la Cdp il 26,369%). Nel caso di Terna (controllata al 29,99% dalla Cdp) il governo dovrebbe cedere solo il 4,9%.

Eni è salita dell’1,8%: secondo un portavoce della National Oil Company libica, fra ieri e oggi sarebbe ripreso l’export di gas libico verso l’Italia.

Snam ha guadagnato il 2,1%, Société Générale ha alzato il target price a 4,14 euro, confermato il giudizio buy.

Forte rialzo di Saipem +4,4%: la norvegese Seadrill sarebbe interessata a rilevare il business delle trivellazioni offshore.

Tra le utilities Enel + 2,3%. A2A +2,7%.

YOOX SALE CON BRIONI, CALCIO SUPERSTAR

World Duty Free è salita del 3%.

Tra i titoli del lusso, Tod’s ha guadagnato l’1,7%, Ferragamo+2%, Luxottica+2,4%, Safilo +5,7%.

Nuovo massimo storico per Yoox +5% dopo l’annuncio che anche il marchio Brioni entrerà nella joint venture con la holding francese Kering per vendere abbigliamento e accessori di lusso online.

Sorin, ieri sera è decaduto il patto di sindacato del 35,7395% che legava Mittel, Equinox Banca Mps Fuori dal paniere principale balzo a due cifre per le squadre di calcio : Ss Lazio +25,9%, As Roma +24,71%, Juventus +11,24% nel giorno in cui si riuniva a lega nazionale professionisti Serie A per discutere del tema dei diritti televisivi.

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