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Piazza Affari, prove di rimbalzo: chiude in territorio positivo. Spread in altalena

Anche se in lieve misura (+0,2%), Milano chiude positiva, dopo la brutta seduta di ieri – La spinta è arrivata dalle banche, incoraggiate dal ridimensionamento dello spread: dopo essere salito a 334 pb, è ritornato sotto i 320 – Guadagnano Unicredit e Intesa ma perde ancora Mps – Enel Green Power sale sul piano – A2a, dividendo nonostante un 2011 in rosso

Piazza Affari, prove di rimbalzo: chiude in territorio positivo. Spread in altalena

Lo spread Btp-bund torna sotto 320 punti base e Piazza Affari si risolleva sulle banche guadagnando il segno più. Il Ftse Mib chiude a +0,21%. Girano in positivo anche le altre principali piazze europee, appesantite nel pomeriggio da una partenza debole di Wall Street. Francoforte sale dello 0,21%, Londra dello 0,16% e Parigi dello 0,11%. A condizionare i listini Usa il dato sulle vendite di case nuove negli Usa che ha deluso le attese: sono state vendute 313.000 unità, leggermente sotto il dato di gennaio (318.000 corretto) e sotto le attese di 325.000 unità. Alla chiusura dei listini europei Wall Street viaggiava contrastata: il Dow Jones saliva dello 0,22%, il Nasdaq cedeva lo 0,24%. Crolla Apple del 9% aprendo un piccolo giallo spiegabile pare con l’errore di una delle piattaforme di trading. L’euro chiude sul dollaro in leggera risalita a quota 1,3260 mentre il petrolio Wti riguadagna i 107,2 dollari al barile.

Mentre a Roma viene approvata la riforma del lavoro dal Cdm dopo una riunione fiume di 5 ore, la tensione sul debito periferico della Ue torna a innervosire i listini. Lo spread Btp-bund si è mosso in altalena: è salito fino a 334 punti base per poi tornare a 318 e rendimento attorno al 5%. Le tensioni investono soprattutto la Spagna sotto i timori di un rischio default definito dal capo-economista di Citigroup “mai così alto”.- Lo spread tra il Bono e il bund è volato a 366 punti con rendimento al 5,53% mentre la Borsa di Madrid cede lo 0,86%. E la Bce vara un giro di vite sul rischio del debito: nel consiglio direttivo del 21 marzo ha stabilito che le banche centrali nazionali dell’area euro non dovranno più accettare, in garanzia della propria liquidità, bond emessi dalle banche garantiti dagli Stati che ricevono un salvataggio. La stretta riguarda anche le banche dei Paesi che hanno un rating insufficiente in base ai requisiti minimi della Bce.

FONDAZIONE MPS, LA SELEZIONE DELLE CONTROPARTI PROCEDE SPEDITAMENTE

PREMAFIN, OGGI DALLOCCHIO RELAZIONA SULL’IMPAIRMENT

A Piazza Affari con la frenata dello spread si risollevano le banche che chiudono per buona parte in territorio positivo: Unicredit +1,07%, Intesa + 1,16%. Rimbalza Mediolanum +4,37%, dopo le vendite di ieri sui conti.

In rosso invece Mps -2,05% peggior titolo del listino sui timori di uno stallo tra la Fondazione e i fondi: anche Equinox dopo Clessidra tira il freno a mano. I problemi che allargano la distanza tra fondi e Fondazione ruotano attorno al prezzo, con la Fondazione che ritiene le offerte inadeguate, e la governante. Secondo l’agenzia Reuters, oggi arriverà l’offerta formale del fondo Optimum per il 5% della banca. “Il processo di selezione di possibili controparti a cui cedere quote della partecipazione detenuta in Banca Monte dei Paschi, sta procedendo speditamente. Rimane quindi fermo l’interesse e l’obiettivo della Fondazione di portare a compimento il programma di cessioni a suo tempo prospettato al mercato”, ha fatto sapere oggi la Fondazione in una nota diffusa in merito alle indiscrezioni sull’allontanamento delle posizioni tra fondi ed Ente.

ENEL GREEN POWER SALE SUL PIANO

Sale del 4,03% Enel Green Power che oggi ha presentato il piano strategico 2012-2016: l’obiettivo per l’ ebitda è a circa 1,7 miliardi nel 2012, a circa 2,2 miliardi nel 2014 e circa 2,6 miliardi al 2016; pay out confermato al 30% e investimenti previsti per 6,1 miliardi. In evidenza anche Buzzi Unicem +4,45%, Ferragamo + 3,84% e Diasorin +2,97%.

A2A, DIVIDENDO A 0,013 EURO

A2A (-1,83%) chiude l’esercizio 2011 in perdita per 420 milioni ma distribuirà comunque un dividendo di 0,013 euro per azione. Sul fronte dell’Opa su Edison da parte di Edf, su cui si è in attesa del verdetto Consob sul prezzo, il direttore generale Ravanelli si è detto molto fiducioso “che l’operazione si possa chiudere bene perché è interessante e porta benefici sia ad A2A che ai soci Edison”. E ha aggiunto: “Sappiamo che Consob ha fatto una richiesta di informazioni aggiuntive, ma vorrei precisare che non c’è nessun piano B anche perché, ha concluso, una revisione del prezzo, fissato da Edf a 0,84 euro per azione, lo stesso della vendita del 30% di Edison italiana ai francesi, sarebbe non ragionevole”. Tra i peggiori titoli sul Ftse Mib seguono Snam –0,98%, Eni -0,78% e Tod’s -0,66%. Premafin sale dello 0,33%. Oggi è Maurizio Dallocchio presenterà ai vertici della holding i risultati dell’impairment test sulle quote Fonsai. Intanto Arpe e Meneguzzo hanno rinviato la scadenza della loro offerta, con possibilità di recedere, fino al 30 aprile.

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