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Pasta napoletana, vino e sake: il menù di First&Food

Torna l’appuntamento con i grandi chef stellati sul magazine di FIRSTonline dedicato al mondo del cibo: questo weekend è il turno dell’ischitano Nino Di Costanzo, due stelle Michelin, che propone una pasta ai cinque pomodori.

Pasta napoletana, vino e sake: il menù di First&Food

Il menù del weekend su First&Food, il sito verticale di FIRSTonline dedicato interamente all’universo dell’enogastronomia e all’eccellenza agroalimentare made in Italy, ha un tocco di napoletanità. Lo chef della settimana è infatti il due stelle Michelin Nino Di Costanzo: il suo ristorante è sull’isola di Ischia, nel Golfo di Napoli, e lui è già stato candidato alla terza stella della prestigiosa guida internazionale. Quella di Di Costanzo, secondo il racconto del nostro esperto Giuliano De Risi, “è una napoletanità portata all’estremo rigore interpretativo, dove tutto parla di Napoli ma con tocco lieve e garbato (schivo lo è per natura, così come è poco incline all’esposizione mediatica di tanti suoi colleghi, per lui parla la sua cucina), con l’umiltà di chi è talmente innamorato della propria terra da non alzare mai la voce in cucina per non turbare un clima di armonica naturalezza che deve travasarsi dalle pentole ai piatti”. Dello chef ischitano viene proposta, sempre sulle colonne di First&Food, anche una ricetta, che riporta ancora una volta alle terre campane: gli spaghettoni “Gerardo di Nola” ai cinque pomodori, che per la precisione sono ramati, datterini, del penniolo del Vesuvio, San Marzano e Pachino. Assaggiare per credere!

Per accompagnare un buon piatto di pasta, serve anche del vino: e così First&Food propone anche gli ultimi dati proposti dall’Industry Book di Unicredit, che fa il punto sull’industria vinicola italiana, a quanto pare in grande forma. Il fatturato  da record, l’export in forte crescita, i consumi in rialzo. E poi c’è una storia di successo tutta made in Italy: il sake, tipico liquore giapponese che nasce dalla fermentazione del riso, viene riproposto in chiave piemontese, utilizzando il riso nero di Vercelli. Ne è nato NERO, un omaggio alla cultura nipponica ma prodotto in Italia e pronto ad essere commercializzato entro il prossimo mese di maggio. Dopodichè andrà anche all’assalto dei mercati internazionali.

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