Condividi

Parlamentari a confronto: la Casta italiana è la più ricca

Un’analisi comparativa, presentata dalla Camera dei Deputati, permette chiaramente di notare come il trattamento che l’Italia riserva ai propri parlamentari sia altamente superiore alla media. Eppure il nostro Paese è tra gli ultimi per quanto riguarda Pil, disoccupazione, crescita ed educazione.

Parlamentari a confronto: la Casta italiana è la più ricca

Essere tanto generosi nei confronti della casta politica è un lusso che l’Italia non può più permettersi. I numeri mostrano che il nostro è un Paese in recessione e con il terzo debito pubblico più alto al mondo. Monti, nella manovra su cui oggi il Governo ha posto la fiducia, ha abdicato al difficile compito di tagliare i costi della politica. Perché ripensare le remunerazioni dei parlamentari rimane un’impresa impossibile?

Indennità parlamentare – Ai 630 deputati italiani è corrisposta un’indennità parlamentare di 11.703,64 euro lordi, che diventano 5.486,58 euro netti se si considerano le detrazioni fiscali e previdenziali. Per i francesi l’indennità ammonta a 7.100,15 euro lordi, di cui 5.514,68 netti. Anche per i 622 deputati tedeschi del Bundestag l’indennità è di 7.668 euro lordi (il netto varia a seconda delle imposte sul reddito). I deputati britannici sono quelli che prendono meno di tutti: 6.350 euro lordi. L’importo netto dell’indennità dei parlamentari europei è invece di 6.200,72 euro.

Diaria di soggiorno – In Italia e in Germania i parlamentari ottengono un contributo forfettario per il rimborso spese di alloggio nella città in cui ha sede il Parlamento (4.003,11 euro non imponibili per vivere a Roma e 3.984 euro a Berlino). L’Assemblea Nazionale, più spartanamente, mette a disposizione degli “uffici doppi” in cui i parlamentari possono dormire e concede un prestito fino a 76mila euro a un tasso di interesse del 2% per l’acquisto di un ufficio o una casa a Parigi. La House of Commons, più elegantemente, copre le spese di alloggio volta per volta e solo a chi non proviene dall’area di Londra. A Strasburgo ogni parlamentare riceve 304 euro al giorno quando l’attività si svolge in territorio comunitario.

Rimborso viaggi – La situazione che riguarda il rimborso dei viaggi è pressoché simile in tutta Europa. In Italia i parlamentari possono usufruire gratuitamente delle reti autostradali, ferroviarie, marittime ed aeree su tutto il territorio (e anche dopo aver terminato il mandato hanno diritto a lauti sconti), oltre a disporre di un rimborso di 1331 euro per i trasferimenti in aeroporto. In Francia il treno è gratuito ma l’Assemblea nazionale mette a disposizione solo 40 voli (a/r) l’anno in Francia e 6 all’estero. Germania e Inghilterra sono più liberali: viaggi gratuiti ma con una giustificazione di merito e in classe economica.

Vitalizio – L’Italia in questo campo batte tutti: 2.486 euro al mese dai 65 anni con un mandato, 4.973 euro dai 60 anni con due e 7.460 euro con tre. In Francia il vitalizio è di 1.200 euro con un mandato e di 2.400 con due. In Germania per un mandato offrono 961 euro lordi e in Inghilterra il range oscilla tra i 530 euro (per un mandato) fino a un massimo di 794 euro. Più generosi, ma non quanto in Italia, al Parlamento europeo dove il vitalizio arriva a 63 anni per un valore di 1.392 euro per un mandato, 2.784 per due e 5.569 euro oltre i 20 anni.

La differenza con il resto d’Europa non è poi così ampia. Ma innanzitutto, bisogna pensare che l’Italia non è la Germania, né a livello di ricchezza né di prospettive di crescita economica. Che i vitalizi e i privilegi accumulabili anche oltre il mandato sono esagerati e forse offrono incentivi sbagliati alla dedizione della cosa pubblica. Infine che esigere una giustificazione per il rimborso di un viaggio aereo o per un alloggio non richiederebbe un grande sforzo. A volte forse, un po’ di sana diffidenza, può aiutare a rimpinguare tasche troppo vuote.


Allegati: Dossier_Camera_Trattamento_deputati_marzo_2011.pdf

Commenta