Condividi

Osservatorio “I Costi del Non Fare”: i benefici dell’Alta velocità sull’asse Torino-Napoli

La realizzazione dell’Alta Velocità Torino-Milano-Napoli determinerà un beneficio netto per la collettività non inferiore a 2,7 miliardi di euro nell’arco dei primi 50 anni di vita – Tale beneficio deriva soprattutto dalla valorizzazione del tempo risparmiato dagli oltre 20 milioni di passeggeri/anno – Lo studio dell’Osservatorio diretto dal prof. Gilardoni.

Osservatorio “I Costi del Non Fare”: i benefici dell’Alta velocità sull’asse Torino-Napoli

La realizzazione della Alta Velocità Torino-Milano-Napoli determinerà un beneficio netto per la collettività non inferiore a 2,7 miliardi di euro nell’arco dei primi 50 anni di vita. Tale beneficio deriva soprattutto dalla valorizzazione del tempo risparmiato dagli oltre 20 milioni di passeggeri/anno.

A ciò si aggiungono le ricadute economico-sociali positive stimabili in circa 19 miliardi di euro sulle economie dei territori ove sono situati i nodi ferroviari. In questo caso i principali benefici derivano dall’aumento dei flussi turistici per un valore di circa 11 miliardi di euro nel periodo in esame.

Questi ed altri sono i risultati dello studio condotto dall’Osservatorio su “I Costi del Non Fare” diretto dal prof. Andrea Gilardoni (presidente dell’Osservatorio e docente all’Università Bocconi).

Tali risultati saranno presentati il 12 luglio prossimo a Philadelphia in occasione dell’8th World Congress on High Speed Rail, il più importante evento mondiale sull’Alta Velocità ferroviaria. I risultati principali sono i seguenti:

– La realizzazione della AV Torino-Milano-Napoli genererà, nei primi 50 anni del suo utilizzo, notevoli benefici per la collettività quantificabili in 2,7 miliardi di euro. Le principali voci sono: diminuzione dell’incidentalità indotta sulle strade/autostrade, riduzione dei gas serra, risparmio di tempi e costi di viaggio. Ciò in buona parte è per lo spostamento di quote modali da auto/aereo a ferro.

– Nel medesimo periodo considerato, la nuova linea genererà anche 18,7 miliardi di euro di ricadute economico-sociali sui territori ove la stessa insiste (tale valore è certamente prudente). I benefici, in parte di natura redistributiva e in parte addizionale, derivano dalla valorizzazione dei maggiori flussi di turisti, di studenti, di business, oltre che dall’incremento dei valori immobiliari nelle aree ospitanti le stazioni AV.

– Spiccano i benefici della tratta Milano-Roma che, più di tutte, ha ridisegnato le abitudini di viaggio dei cittadini: 2,1 miliardi di euro di benefici netti per la collettività e circa 9 miliardi di euro di ricadute economico-sociali.

– Anche per tale tratta i benefici più significativi sono costituiti dalla valorizzazione del tempo risparmiato, dai minori costi di trasporto e dalla ridotta incidentalità derivante dalla riduzione del ricorso a spostamenti su gomma. Tali risparmi sono calcolati rispetto all’utilizzo dell’auto, dell’aereo e del treno su linee ferroviarie convenzionali.

“A oltre due anni dal pieno avvio della AV Torino-Milano-Napoli emergono una serie di impatti economici, sociali ed ambientali sul Paese sicuramente rilevanti anche se non sempre di facile lettura e di agevole misurabilità” – dichiara il prof. Andrea Gilardoni presidente dell’Osservatorio “I Costi del Non Fare”.

Lo studio, più che chiudere un dibattito, lo apre con una serie di analisi e riflessioni. Dalla ricerca emerge – continua Gilardoni – come l’opera produca consistenti Benefici dell’Aver Fatto che ricadono sia puntualmente sulle città-nodi ferroviari che essa tocca sia diffusamente sul Paese. Tali benefici si sviluppano nell’arco di mezzo secolo: le linee ad AV rappresentano senza dubbio uno degli investimenti a lungo termine di cui più godranno anche i nostri nipoti.”

Aggiunge Gilardoni: “L’analisi della linea AV Torino-Napoli in generale, e della Milano-Roma in particolare, evidenzia come l’infrastruttura – grazie alla maggiore velocità e all’affidabilità del servizio – riduce le distanze fisico-geografiche, crea più ampi mercati di riferimento e facilita le comunicazioni e le connessioni: ciò ha numerosissimi impatti sul piano dello sviluppo economico e sociale del Paese”.

“In pratica, la modernizzazione del sistema ferroviario ha anche determinato una notevole redistribuzione modale nel settore del trasporto.” conclude Gilardoni “Oggi si assiste ad un utilizzo sempre più frequente del treno rispetto ad aereo e gomma, almeno sulla tratta Milano-Roma-Napoli. Inoltre, emerge una “nuova mobilità”, cioè nuovi viaggiatori attratti dalla convenienza in termini di tempi, di costi e di comfort associata all’utilizzo della AV. Notevoli sono quindi i cambiamenti nelle abitudini di viaggio, e non solo, di non piccole categorie di cittadini (lavoratori, studenti, turisti, ecc.)”.

Commenta