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Open Fiber: altri 675 milioni per il nuovo piano industriale

La società, controllata pariteticamente da Enel e Cdp e guidata da Elisabetta Ripa, ha ampliato il project financing a sostegno del piano approvato a maggio – “E’ la più grande operazione di finanza strutturata finalizzata allo sviluppo di una rete d’accesso in fibra ottica in Europa”

Open Fiber: altri 675 milioni per il nuovo piano industriale

Open Fiber ha ampliato il project financing a supporto del nuovo piano industriale approvato a maggio, ora pari ad oltre 4,1 miliardi di euro. “La linea di finanziamento è la più grande operazione di finanza strutturata finalizzata allo sviluppo di una rete d’accesso in fibra ottica in Europa”, si legge nella nota del gruppo.

Nel dettaglio, l’azienda ha definito con un pool di banche (Bnp Paribas, Société Générale e UniCredit) i termini per l’incremento dell’importo del project financing siglato nel 2018 per ulteriori 675 milioni di euro. Il valore del finanziamento salirà così da 3,5 miliardi a 4,145 miliardi di euro complessivi. L’operazione deve ora passare al vaglio degli altri istituti finanziatori della società per l’implementazione operativa dell’accordo. Resta invariata la durata dell’operazione, che si dispiega su un arco temporale di 7 anni, cioè fino al 2025, considerando l’avvio nel 2018.

Il piano industriale nella sua interezza, investimento pubblico e privato, arriva così a valere oltre 7 miliardi di euro (di cui oltre 3 miliardi già realizzati) e prevede di connettere circa 20 milioni di unità immobiliari nel Paese sia nelle aree urbane (aree nere), sia nei centri più isolati e di minori dimensioni (aree bianche) e nelle aree grigie, tipicamente distretti industriali e periferie delle città, contribuendo a colmare il divario digitale del Paese.

“L’ampliamento del finanziamento, unitamente all’apporto di capitale sottoscritto recentemente dagli azionisti a supporto del nuovo Piano Industriale della Società – ha dichiarato Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber – è l’evidenza concreta dell’apprezzamento da parte dei nostri stakeholder dei progressi conseguiti nella realizzazione di una infrastruttura moderna interamente in fibra e degli investimenti realizzati per generare valore condiviso per tutto il paese”.

“Il riscontro delle banche organizzatrici – continua Mario Rossetti CFO – è una ulteriore conferma di come il modello di rete di accesso neutrale, aperta a tutti gli operatori, sia quello prediletto non solo dagli operatori nostri clienti ma anche dagli investitori finanziari e dai fondi infrastrutturali”.

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