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Oggi asta Btp e D-day di Telecom Italia: sì o no ai cinesi di 3? A Milano stamani apertura piatta

Importante asta Btp del Tesoro italiano mentre lo spread crolla e le Borse volano grazie anche all’effetto Giappone che galvanizza i mercati con la sua espansiva politica monetaria – Stamani Piazza Affari apre all’insegna dell’incertezza – Oggi in Cda Telecom Bernabè porta l’offerta dei cinesi di Hutchinson Whampoa ma i soci sono divisi

Oggi asta Btp e D-day di Telecom Italia: sì o no ai cinesi di 3? A Milano stamani apertura piatta

Il Giappone non si ferma più. Stamane la Borsa di Tokyo mette a segno un altro rialzo superiore all’1,1%, ai massimi dal luglio 2008. A spingere i prezzi le rassicurazioni sugli acquisti di titoli da parte della Boj. In rialzo anche Hong Kong e la Cina. Dall’economia di Pechino arrivano anche oggi due dati positivi: l’aumento degli impieghi e quello delle riserve. La banca centrale cinese ha in cassa riserve per 3.440 miliardi di dollari (più 130 milioni), ovvero una cifra pari al Pil dell’intera Germania e potrebbe ricomprarsi due volte il debito pubblico italiano. 

Il risultato è il forte rialzo di tutte le Borse. Piazza Affari, incurante del rischio default ( contagio per l’intera Ue) vola con l’indice FtseMib che chiude in rialzo del 3,19%. Tutte le Borse europee hanno messo a segno forti rialzi,

Anche l’Italia, bersagliata dai moniti d’allarme della Ue, deve ringraziare l’Asia, Il rally di Piazza Affari e, soprattutto, quello dei titoli di Stato è solo frutto dell’afflusso dei capitali liberati dalle mosse dell’Abenomics (tra i 50 e e i 100 miliardi). Scivolano così ai minimi storici i rendimenti dei Bot a 3 mesi (0,243%) mentre i Bot a 12 mesi calano allo 0,922% (contro 1,54% nel post elezioni). 

Il Tesoro cerca di sfruttare il vento: in attesa del Btp Italia che sarà lanciato lunedì 15, oggi è in programma l’asta dei Btp triennali. 

GLI INDICI 

Wall Street continua a macinare nuovi massimi storici. L’indice Dow Jones sale dello 0,8% a 14.796 punti, l’indice S&P avanza dell’1% a 1.585 punti, il Nasdaq guadagna l’1,5%.A Wall Street i rialzi sono diffusi fra tutti i settori. Fra i tech, Intel sale del 2,8%, Cisco +2,6%, Microsoft +2,1%, Oracle +2,5%. Balzo di Facebook che avanza del 4,2%. Apple segna un più contenuto rialzo dell’1,2%. Il quantitative easing durerà almeno fino alle fine dell’anno senza correzioni. E’ quanto emerge dai verbali dell’ultima riunione del Fomc, il comitato per la politica monetaria della banca centrale Usa, e dalla lettura del dibattito avvenuto fra i direttori della Fed.

E’ ripresa intanto la battaglia sul bilancio. Ieri il presidente Obama ha presentato al Congresso il budget per il 2013: aumenti di tasse per i più ricchi (osteggiati dai Repubblicani) tagli a sanità e pensioni che hanno già fatto infuriare l’ala radicale dei democratici. 

VOLANO LE BANCHE (E FIAT) 

In Europa l’indice Stoxx delle banche è salito del 3,5%. A Milano la reazione, legata all’ottimo risultato dell’asta Bot, è stata ancora più pronunciata: Unicredit è salita del 5,6%, Mediobanca +5,3%,Banco Popolare +9,6%, Intesa +4,4%. Rialzi record anche per MontePaschi +14%, Pop.Milano +6,3% e Ubi +5,7%. Fra le assicurazioni, Generali ha guadagnato il 3,7%, Unipol+5,7%, Fondiaria-Sai +3,7%. 

Nel risparmio gestito Azimut avanza del 5,9% dopo i dati molto buoni sulla raccolta del primo trimestre. Mediolanum +4,5%. Dopo l’annuncio ieri che probabilmente entro la metà del 2014 riuscirà a concludere la fusione con Chrysler senza aumento di capitale, Fiat ha corso in rialzo del 7,3%. Positiva Finmeccanica +4,8%. Autogrill ha corso in rialzo del 4,5% dopo la notizia che il Cda esaminerà il piano di spin off della società già a maggio.

TELECOM, L’OFFERTA CINESE IN CDA

Giornata campale oggi per Telecom Italia +1,01%. Approda in consiglio la proposta di Hutchison Whampoa di procedere alla fusione dell’ex incumbent con “3”, mossa che consentirebbe al gruppo di Hong Kong di salire fino al 29,9% . Il Cda dovrà scegliere se affidare o meno al presidente Franco Bernabè la delega per approfondire la proposta, che già incontra i primi no. Marco Fossati, secondo azionista del gruppo telefonico con il 4,98% di Findim, ha giudicato “una mossa tattica” l’offerta cinese. Intanto il Cda di Telco si è astenuto da commenti: prima bisogna vedere le carte, non le indiscrezioni dei media. 

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