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Natale a Milano: Perugino ospite a Palazzo Marino

Siamo all’undicesima edizione del appuntamento natalizio di Milano con un’opera d’arte di altissimo livello. Ingresso gratuito, la mostra durerà dal 1 dicembre 2018 fino al 13 gennaio 2019.

Natale a Milano: Perugino ospite a Palazzo Marino

Inaugurata a Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale della città di Milano, una mostra natalizia dedicata internamente al L’Adorazione dei Magi di Pietro Vannucci detto il Perugino realizzata nel 1475. L’opera è concessa eccezionalmente in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria al Comune di Milano. La grande pala d’altare (olio su tavola, 242 x 180 cm) è attribuita al periodo giovanile del Vannucci e rappresenta il primo significativo impegno dell’artista a Perugia. Il dipinto fu realizzato per la chiesa perugina di Santa Maria dei Servi e costituisce una delle opere più emblematiche per comprendere gli sviluppi dell’arte italiana nell’ultimo quarto del XV secolo.

L’Adorazioe dei Magi è in conclusione un’opera complessa e affascinante, che riassume tutte le suggestioni di cui Pietro poté nutrirsi durante gli anni di formazione trascorsi a Firenze nella bottega del Verrocchio, fianco a fianco con quelli che sarebbero stati, insieme a lui, fra i più grandi protagonisti dell’arte del Rinascimento, da Domenico Ghirlandaio a Sandro Botticelli, da Lorenzo di Credi a Leonardo da Vinci.

La mostra è curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria. Riportiamo dal suo saggio: “Scampata alle prime requisizioni napoleoniche condotte a Perugia da Jacques-Pierre Tinet nel 1796-1797 e a quelle, più consistenti, di Dominique-Vivant Denon nel 1812, l’Adorazione dei Magi venne inserita in quel medesimo anno nell’elenco compilato da Agostino Tofanelli perché confluisse nell’appena costituito Museo Capitolino, di cui era conservatore. Nel gennaio 1814, nonostante le rimostranze dei perugini e l’opposizione del maire, la tavola – assieme ad altre, da mesi pronte nelle casse – se ne partì per Roma, ma a seguito del precipitare delle sorti dell’impero francese non fu mai esposta; ristabilito il potere temporale del Papa, i dipinti poterono tornare a Perugia, subito reclamati dalla città. Secondo Serafino Siepi, che scrive in quel tempo, l’opera – “valicati i mari” – venne ricollocata in S. Maria Nuova nel maggio del 1820; sappiamo però che viaggiò ben più breve e asciutto viaggio! Antonio Mezzanotte, nella biografia dedicata all’artista nel 1836, oltre a ribadire la secchezza del disegno divenuta ormai un tòpos della letteratura critica sul dipinto, assecondò il proprio afflato lirico fino ad affermare che “tal pittura nell’insieme ricorda quei mattutini albori d’insolita vivezza che annunziano un sorgere di sole limpidissimo e bello”; dà conto poi, primo tra gli italiani, della scoperta di Rumohr, che accoglie in pieno: “È da notarsi che in una delle figure le quali formano il corteggio dei Magi piacque al pittore di ritrarre sé stesso, come scorgesi dai lineamenti del volto simili a quelli del ritratto nella Sala del Cambio; e così abbiamo la fortuna di avere anche una fedele immagine del Vannucci, qual’egli era nell’età giovanile”. Nel 1863, a seguito delle soppressioni postunitarie, l’Adorazione dei Magi entrò a far parte della Civica Pinacoteca Vannucci (trasferita nell’attuale sede di Palazzo dei Priori nel 1879 e divenuta poi Galleria Nazionale dell’Umbria nel 1918). La tavola non trovò comunque pace nella nuova e definitiva collocazione perché, proprio a partire da allora, si aprì un dibattito sulla paternità che condusse studiosi come Cavalcaselle e Berenson (poi ricredutosi) ad attribuirla a Fiorenzo di Lorenzo; non sono mancati nel corso dei decenni altri tentativi, almeno fino al restauro terminato nel 1994, di suggerire mani diverse per rimpiazzare o per assistere quella di Pietro nell’impresa. Pure la datazione ha subito non indifferenti spostamenti tra la fine degli anni Sessanta e quella del decennio successivo, nonostante la cronologia qui proposta sembri godere dell’ampia maggioranza dei consensi.

Pietro Vannucci, detto Perugino
(Città della Pieve, circa 1450 – Fontignano, 1523)
Adorazione dei Magi
circa 1473
olio su tavola, 242 x 180 cm
Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria

A presentare la mostra è stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala alla presenza di Andrea Romizi, Sindaco di Perugia. Alla conferenza stampa, Romizi ha definito Perugino come un “pittore imprenditore”, un’opinione che il curatore ha assecondato. “Aveva ragione Andrea Romizi. Perugino prendeva da tutti ed era curiosissimo. Rubava con gli occhi” Pierini ha così poi dichiarato.

Tanto per ricordare, lo scorso, sempre in occasione della mostra natalizia ci sono 100.00 visitatori hanno affollato la Sala Alessi al Palazzo Marino per vedere Sacra Conversazione di Tiziano.

Il Sindaco Sala forse ha infine sintetizzato il potere di quest’opera d’arte: “Lo sguardo di quei Magi, ricercatori di novità, è un invito al coraggio, alla fiducia nell’uomo, nella sua capacità di volgere al meglio i destini del mondo.”

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