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Moody’s: maxi svalutazioni Unicredit aumentano dubbi su redditività delle banche italiane

La banca di piazza Cordusio finisce nel mirino dell’agenzia di rating Moody’s, che già in ottobre l’aveva declassata ad A2. Sotto accusa le maxi svalutazioni sugli avviamenti per 10,2 miliardi, ma anche la perdita monstre nel terzo trimestre (10,6 miliardi di euro)

Moody’s: maxi svalutazioni Unicredit aumentano dubbi su redditività delle banche italiane

Moody’s nella sua analisi settimanale solleva dubbi sulle maxi svalutazioni sugli avviamenti per 10,2 miliardi di euro effettuate la scorsa settimana da Unicredit. Le perplessità dell’agenzia di rating riguardano redditività della rete domestica delle banche italiane, ricordando la perdita monstre di Unicredit nel terzo trimestre (10,6 miliardi di euro), dovuta soprattutto alle svalutazioni sugli avviamenti delle passate acquisizioni.

Inoltre, piazza Cordusio ha riportato nel periodo luglio-settembre un utile operativo di 1,85 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,5 miliardi del precedente trimestre. In scia a questi risultati, Moody´s ha posto sotto osservazione per un eventuale downgrade il rating di Unicredit e delle sue principali controllate.

In ottobre, l’agenzia di valutazione aveva declassato la banca milanese ad A2, soprattutto per i dubbi sulla redditività della sua rete domestica. “Nella nostra view – scrivono gli esperti di Moody´s – questo declino nella redditività potrebbe essere una conseguenza della rapida espansione di Unicredit avvenuta durante gli ultimi dieci anni, specialmente per quanto riguarda la fusione con Capitalia nel 2007 e le acquisizioni in Kazakistan e Ucraina”.

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