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Modena: tutto il programma 2015 della Galleria Civica

Si è aperta la nuova stagione espositiva della Galleria civica di Modena che inaugura alla Palazzina dei Giardini la mostra “Robert Pettena. Noble Explosion”, a cura di Marco Pierini, allestita fino al prossimo 1 marzo.

Modena: tutto il programma 2015 della Galleria Civica

Alfred Nobel, noto come l’ideatore dell’omonimo premio, fu anche e soprattutto l’inventore della dinamite, collega e amico di Ascanio Sobrero, il chimico torinese che sintetizzò per primo la nitroglicerina. Alla fine dell’Ottocento, dopo aver incontrato varie difficoltà in molti Paesi del nord Europa, giunse in Italia per installare i suoi impianti di produzione di esplosivi, in partnership con la Società Italiana Prodotti Esplodenti (SIPE).

Da questi elementi ha inizio un’avvincente ricerca sulla storia e sui paradossi di una delle figure più complesse del nostro tempo, che ha lasciato tracce indelebili sul territorio italiano.

In mostra una selezione di circa 50 foto e una documentazione sui siti Sipe-Nobel in Italia, con un approfondimento su quello di Spilamberto, in provincia di Modena. Il lavoro fotografico di Pettena mette in risalto il valore compositivo dato dai volumi delle architetture industriali di fine Ottocento e primi Novecento e le loro caratteristiche di integrazione sul territorio, spesso ottenuta mediante una sorta di camouflage con la vegetazione, soprattutto per evitare i bombardamenti aerei.

Michal Grochowiak – dalla serie “Silence”, Untitled (Ola), 2007

Si prosegue con “La memoria finalmente. Arte in Polonia: 1989-2015” (Palazzina dei Giardini, 21 marzo-7 giugno 2015), a cura di Marinella Paderni, in collaborazione con l’Istituto di Cultura Polacco di Roma.

A 25 anni dall’indipendenza democratica, la Polonia è diventata la culla di un rinascimento culturale senza precedenti, humus di quelle istanze storiche che hanno plasmato l’Europa del secolo scorso, tra traumi, rimozioni e ricostruzioni. I tredici autori selezionati – sulla scorta di tre generazioni di artisti polacchi nati tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Ottanta – presentano fotografie, pittura, collage, performance, sculture, disegni, installazioni e video. Il percorso espositivo racconta il delicato passaggio tra passato e futuro vissuto dal Paese, mostra lo scarto tra eredità culturali e l’invenzione di un’arte nuova, e rivela un’estetica autonoma, piena espressione della Polonia post-socialista di oggi.

La ricerca di un’identità nel presente, che rappresenti anche la promessa del futuro, è il leitmotiv della mostra: “La memoria finalmente”, titolo di una poesia scritta da Wislawa Szymborska, scrittrice polacca premio Nobel per la letteratura nel 1996.

Gli artisti presenti in mostra: Pawel Althamer (1967), Miroslaw Balka (1958), Michal Budny (1976), Michal Grochowiak (1977), Nicolas Grospierre (1975), Paulina Olowska (1976), Slavs and Tatars (Kasia Korczak, 1976 e Payam Sharifi, 1976), Monika Sosnowska (1972), Aleksandra Waliszewska (1976), Ewa Axelrad (1984), Anna Molska (1983), Agnieska Polska (1985), Jakub Woynarowski (1982).

Art Kane,The Who, 1968
Il 25 giugno inaugura, sempre alla Palazzina dei Giardini, la mostra dedicata ad Art Kane, a cura di Guido Harari e Marco Pierini e allestita fino al 20 settembre 2015. Realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, la mostra – la prima in un museo italiano dedicata al grande fotografo newyorchese (1925-1995) – raccoglie un centinaio di fotografie a colori e in bianco e nero che hanno contribuito a formare l’immaginario visivo della seconda metà del Novecento. Una buona parte sarà dedicata ai ritratti e alle “foto di scena” delle rockstar (da Frank Zappa a Jim Morrison, dai Rolling Stones agli Who, immortalati avvolti nella Union Jack), una sezione non meno consistente alla moda e alla cronaca, fissate con sguardo tanto originale da conquistarsi le copertine dei più prestigiosi rotocalchi internazionali.

Daniel Spoerri, Poubelle, ultima portata del Palindromisches Diner (“Cena palindroma”);pattumiera di marzapane, realizzata dal maestro pasticciere Wolfgang Philipp, Graz

Con la mostra “Daniel Spoerri. Eat Art in Transformation” (Palazzina dei Giardini e Palazzo Santa Margherita, 10 ottobre-10 gennaio 2016) si chiude il programma espositivo del 2015. A cura di Susanne Bieri, Antonio d’Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini, realizzata e coprodotta con il m.a.x. museo di Chiasso, l’ampia retrospettiva dedicata a Daniel Spoerri, l’artista che ha coniato la Eat Art nel 1967, si collega strettamente al tema dell’Expo 2015.

Le opere esposte vanno dal primo periodo di sperimentazione legato alla rivista “Matérial” (1955–1961), quindi ai multipli cinetici, e poi ai celebri tableaux-pièges, assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incollati a supporti e ribaltati nell’orientamento, fino alla scultura e alla ricerca in campo grafico, il tutto arricchito anche da importanti documenti d’archivio.

L’esposizione attraverso la poetica di Spoerri illustra l’attrazione continua dell’umanità nei confronti dell’epocale tema del cibo, visto come interfaccia fondamentale fra arte e vita. In mostra saranno presenti le ricette dell’artista, i suoi appunti e i menù a partire dal ristorante Spoerri di Du¨sseldorf (1968) fino al Bistrot di Santa Marta, fondazione Mudima, Milano 2014.

Sarà inoltre dedicata un’intera sala alla grafica di Daniel Spoerri, per la prima volta esposta e studiata in maniera significativa all’interno della sua vasta produzione artistica. Grazie a lettere e documenti saranno inoltre messi in risalto anche i rapporti di Spoerri con gli artisti contemporanei: Jean Tinguely, conosciuto a Basilea già nel 1950, Marcel Duchamp, Man Ray, Meret Oppenheim, Emmet Williams, Dieter Roth, Roland Topor, Robert Filliou, Ben Vautier. Le opere proverranno dalla collezione dell’artista, dalla Biblioteca Nazionale di Berna che custodisce l’archivio di Spoerrri e da importanti collezionisti europei.

Per quanto riguarda la Collezione, da un progetto avviato nel 2011 dalla Galleria civica di Modena volto a mostrare con regolarità il proprio patrimonio, si comincia il prossimo 7 febbraio con “The Cinema Show”, allestimento a cura di Daniele De Luigi e Marco Pierini ospitato in sala grande a Palazzo Santa Margherita fino al 7 giugno 2015.

L’immaginario del cinema è molto presente nella raccolta fotografica della Galleria civica, che attinge in gran parte al fondo Franco Fontana, e abbraccia quasi tutto il Novecento, dalle foto di Anton Giulio Bragaglia prese sul set del suo “Thaïs” nel 1917, fino ai primi piani di celebri attori e registi italiani realizzati da Pino Settanni negli anni Novanta. Foto di scena, scatti che testimoniano la vita pubblica e carpiscono momenti privati d’interpreti e direttori, ritratti in posa delle dive e dei divi sono gli ambiti tematici affrontati dalla rassegna, che vede tra i protagonisti Roberto Benigni, Ingrid Bergman, Tony Curtis, Gérard Depardieu, Marlene Dietrich, Federico Fellini, John Houston, Klaus Kinski, Mario Monicelli, Marilyn Monroe, Totò.

Tra i fotografi: Philippe Antonello, Anton Giulio Bragaglia, Jean-François Bouret, Chico De Luigi, Franco Fontana, David Gamble, Pino Guidolotti, Horst Horst P. (Horst Paul Albert Bohrmann), Eric Lessing, Gina Lollobrigida, Luciana Mulas, Ugo Mulas, Gabriele Pagnini, Federico Patellani, John Phillips, Roger Pic, Pierluigi Praturlon, Gianfranco Salis, Enrica Scalfari, Tazio Secchiaroli, Pino Settanni, Angelo Turetta, Leigh Wiener.

Mauro Reggiani, Composizione geometrica, 1968, Galleria civica di Modena
Nelle sale superiori del Palazzo dal 7 febbraio al 5 aprile 2015 sarà possibile visitare “La variante e la regola. Opere su carta tra arte concreta, minimalismo e pittura analitica”. Questo allestimento, a cura di Serena Goldoni e Marco Pierini, rende conto delle ricerche concrete, geometriche, minimali e analitiche che vanno dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale fino ai primi anni Settanta, suggerendo la presenza di un ideale filo rosso diacronico tra ricerche pur così diverse. Si propone come una logica continuazione della rassegna dedicata nel 2014 all’Informale in Italia, soffermandosi su un periodo analogo (solo spinto un po’ in avanti) ma affrontando un clima totalmente differente e una geografia più ampia, questa volta non limitata alla sola Italia. Anche in questo caso alle carte custodite dalla Galleria civica di Modena si accosteranno le grafiche della Collezione di Don Casimiro Bettelli, concesse in comodato alla Galleria dalla Curia modenese nel 1999.

Tra gli artisti si ricordano: Getulio Alviani, Max Bill, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Sol LeWitt, Francesco Lo Savio, Brice Marden, François Morellet, Mario Nigro, Claudio Olivieri, Mauro Reggiani, Turi Simeti, Giuseppe Uncini, Claudio Verna, Luigi Veronesi.

Josep Ginestar, Todos buscamos, 2010, Galleria civica di Modena
Dal 18 aprile al 7 giugno 2015 le stesse sale aprono alle Nuove acquisizioni della Galleria civica di Modena.

Negli ultimi tre anni sono confluiti nelle raccolte del disegno e della fotografia più di 500 opere, sempre a titolo gratuito, per donazione degli artisti o di collezionisti, oppure per comodato. L’allestimento, a cura di Gabriella Roganti e Marco Pierini, rende conto delle nuove acquisizioni di disegni (Aldo Bandinelli, Vittorio Corsini, Gianfranco Ferroni, Josep Ginestar, Mario Giovanardi, Abel Herrero, Giuseppe Maraniello, Roberto Paci Dalò, Nakis Panayotidis, Moe Yoshida) e di fotografie (tra gli altri Elina Brotherus, Bruno Cattani, Franco Fontana, Guido Harari, Diego Zuelli).

Sarà presentata inoltre una selezione delle 114 incisioni di autori italiani donate nel 2013 dall’Associazione per la diffusione dell’opera artistica di Modena e una scelta dei numerosi disegni di recente entrati a far parte della Collezione.

La Galleria civica di Modena, nel corso del 2015, continuerà la pubblicazione del magazine “civico 103”, anche come webApp, e organizzerà la consueta serie di incontri, letture, conferenze, concerti, spettacoli e presentazioni, talvolta in concomitanza con manifestazioni regionali, nazionali o internazionali di valorizzazione e promozione dei musei (“Giornata del Contemporaneo”, “Musei da gustare”, “La notte dei musei”, “Festa Europea della Musica”, “festivalfilosofia” e così via).

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