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Milan, Juve e Inter tra sogni e realtà: Ibra e Draxler verso il no, Perisic si avvicina

Ibra si allontana dal Milan e Draxler dalla Juve: per ora – Llorente verso il Siviglia e Vidal chiama Coman al Bayern – Inter al bivio: affondare o no su Perisic e Felipe Melo? – La Roma presenta Dzeko – Il Napoli insegue Maksimovic ma anche Soriano – Ancelotti rifiuta la panchina dell’Olympique Marsiglia: “Sono in anno sabbatico”

Milan, Juve e Inter tra sogni e realtà: Ibra e Draxler verso il no, Perisic si avvicina

Adriano Galliani chiude (a parole) il mercato del Milan, anche se la cosa sembra quanto meno improbabile visto che all’orizzonte ci sono ancora ben 18 giorni di possibili trattative. Per prima cosa l’amministratore delegato del Milan ha fatto il punto sulla questione Ibrahimovic (che al portale americano Bleacher Report ha detto “Sono felice dove sono. Ho ancora un anno di contratto con il Psg e gioco con giocatori molto importanti. Il club sta crescendo, le ambizioni anche. Mi diverto e sono un giocatore del Paris Saint-Germain”), mostrandosi assai poco ottimista circa la possibilità di riportarlo a Milano: “Io non penso proprio che il Psg farà partire Ibra – ha affermato Galliani -. Se mai lo farà partire noi siamo interessati ma io penso che non si muoverà da Parigi. Di percentuali non ne faccio perché il giocatore ha ancora un anno di contratto con il Psg quindi dico che al momento non è ipotizzabile. Però…noi saremo attenti”. In quel “però” c’è tutta la strategia di mercato dell’amministratore delegato rossonero, che nell’estate del 2010 parlava alla stessa maniera prima di volare a Barcellona tornando a Milano con lo svedese.

Non solo, perchè Galliani è andato oltre, mettendo la parola fine (almeno per ora…) al mercato milanista, fatte salve le cessioni di alcuni giocatori in esubero che verranno sistemati dopo Ferragosto: “Ci fermiamo qua, in questo momento il mercato è chiuso ma possono aprirsi soluzioni al momento non prevedibili. A fine agosto vedremo. Voto al mercato del Milan? Lo devono dare tifosi e giornalisti, ma il presidente Berlusconi ha fatto un grande sforzo economico”. Che, tradotto, significa che tanto per Ibrahimovic quanto per Witzel le trattative proseguiranno a fari spenti, aspettando il momento giusto per sferrare l’attacco decisivo.

Dalla Germania è arrivato un segnale importante per l’Inter nella trattativa per arrivare a Perisic. Il Wolfsburg, infatti, non lo ha convocato (così come De Bruyne, altro uomo mercato, seguito dal City) per l’amichevole che la squadra tedesca ha disputato (e perso 4-3) contro il Magdeburgo, club di terza serie.
L’Inter scalpita per sbloccare la situazione, visto che in cassa può contare sui soldi (circa 17 milioni) che ha appena incassato dalla cessione di Shaqiri allo Stoke City. Mancini ha telefonato a Thohir per chiedere di affondare il colpo e chiudere la trattativa, nonostante dalla Germania siano arrivate stoccate al veleno (il d.s. del Wolfsburg Allofs ha detto “l’Inter non può permettersi Perisic”, per poi ribadire qualche ora dopo “L’offerta non è buona”). Un altro piccolo indizio è rappresentato dal fatto che da qualche ora lo stesso Perisic ha iniziato a seguire l’Inter su Instagram, segno che un certo interesse per i colori nerazzurri c’è.
Intanto il Galatasaray ha fissato un termine ultimo per Felipe Melo: se l’Inter vorrà portare in Italia il brasiliano, dovrà presentare un’offerta entro venerdì. Se entro quella data non sarà raggiunto l’accordo, l’ex centrocampista di Fiorentina e Juventus firmerà il rinnovo.

Si complicano le cose per la Juventus nella caccia al numero 10 tanto invocato da Allegri. Draxler, obiettivo numero uno dei bianconeri, ha scritto ai tifosi dello Schalke utilizzando il suo profilo Facebook: “Solo pochi giorni all’inizio della stagione. Noi siamo pronti, ci sei anche tu?”. Una frase che lascerebbe intendere la volontà del giocatore di restare in Germania, anche perchè al momento la forbice tra la domanda dello Schalke (30 milioni) e l’offerta della Juve (17 milioni subito più 9 di bonus legati a risultati e presenze) è considerevole, con la società tedesca che non sembra disposta a trattare sul prezzo.
Strada in discesa, invece, per l’esterno sinistro: Marotta ha di fatto chiuso l’affare Siqueira: 9 milioni per il cartellino (uno subito e otto da versare fra il 2016 e il 2017), triennale da 2,3 milioni più bonus a stagione per il 29enne brasiliano. Ma a Torino stanno pensando, prima di ufficializzare Siqueira, di vagliare anche altre piste, come Alex Sandro (ma il brasiliano del Porto è ormai a un passo dal Manchester City) o Layvin Kurzawa, 22enne esterno sinistro del Monaco e della nazionale francese.
Intanto da Monaco di Baviera l’ex juventino Vidal sponsorizza il giovane Coman: “Kingsley è un giovane di grandi qualità: è forte e velocissimo, ha grandi margini di miglioramento e se il Bayern lo prenderà, sarà un grande acquisto per il club”. Chissà se Guardiola seguirà il suo consiglio. Dalla Spagna danno quasi per fatto il ritorno in patria di Fernando Llorente: secondo la radio spagnola Cadena Cope, il Siviglia sarebbe a un passo dal trovare l’accordo con la Juventus (che chiede 12 milioni), dopo aver già trovato l’intesa con il giocatore.

A Roma è stato ufficializzato l’acquisto di Edin Dzeko: il bosniaco ha firmato un contratto fino al 2020, arriva in prestito per 4 milioni, con riscatto fissato a 11: guadagnerà 4.5 milioni a stagione più bonus per quattro anni con opzione per il quinto.

Il Napoli è ancora alla ricerca di un difensore centrale: l’obiettivo dichiarato è Maksimovic del Torino: De Laurentiis (che con il giocatore ha già un accordo di massima) offre 12 milioni (più due di bonus), Cairo ne vuole almeno 20. In partenza De Guzman (verso il Marsiglia) e Inler (Leicester o Turchia), El Kaddouri è di troppo ma piace molto alla Sampdoria. potrebbe essere la carta per arrivare a Soriano.

Carlo Ancelotti ha rifiutato la panchina dell’Olympique Marsiglia. Lo ha confermato lui stesso al quotidiano francese Le Parisien: “Sono in vacanza e la situazione è molto chiara – ha spiegato l’ex allenatore del Real Madrid -. Voglio restare fermo e prendere un anno sabbatico”.

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