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Maltempo, Bassanini: “Cdp pronta a fare credito se Ue garantisce”

Il presidente della Cassa depositi e prestiti promette, in un’intervista al Corriere della Sera: “Se otteniamo fondi europei possiamo far partire subito cantieri, ma serve maggiore flessibilità sull’applicazione dei trattati di fronte ai dissesti idrogeologici”.

Maltempo, Bassanini: “Cdp pronta a fare credito se Ue garantisce”
La Cassa depositi e prestiti è pronta a fare la sua parte negli investimenti necessari al recupero del dissesto del territorio dovuto al maltempo. Ad assicurarlo è il presidente di Cdp Franco Bassanini, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Se otteniamo i fondi europei possiamo anticipare i finanziamenti con la garanzia dello Stato, in modo da far partire subito i cantieri”.

Se l’Ue garantisce, dunque, i 1956 progetti presentati dall’Italia “per scolmatori per le piene e barriere contro il dissesto”, che da soli costano tra i 5 e i 10 miliardi di euro, potrebbero partire immediatamente, grazie al credito della Cassa. L’Ue, inoltre, dovrebbe garantire anche l’applicazione delle clausole di flessibilità previste nei trattati, di fronte a una congiuntura economica durissima, a cui si aggiunge l’intensificazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico”.

Bassanini ha voluto chiarire che il ruolo della Cassa è quello di “finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti locali attraverso il denaro dei risparmiatori, che comprano i suoi prodotti (libretti e buoni fruttiferi) allo sportello postale, e la raccolta fatta sui mercati con l’emissione di obbligazioni. Dunque debiti che deve restituire con gli interessi”.

Però la Cassa può, in ogni caso, “fare da volano o catalizzatore per i prestiti privati. Con 500 milioni di risorse europee si potrebbero attivare dai 5 ai 10 miliardi di investimenti”. 

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