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Macron a Strasburgo: “Basta egoismi, si rischia guerra civile”

Il presidente francese è intervenuto alla plenaria dell’Europarlamento, dove ha invitato a “edificare una nuova sovranità europea, senza cedere al fascino illiberale degli egoismi nazionali” – “Dobbiamo sbloccare il dibattito tossico, avvelenato, sui migranti”, ha detto Macron – “La mia generazione non ha conosciuto la guerra, freneremo le pulsioni autoritarie” – VIDEO.

Macron a Strasburgo: “Basta egoismi, si rischia guerra civile”

In Europa “la risposta è l’autorità della democrazia non la democrazia autoritaria”. Così il presidente francese Emmanuel Macron è intervenuto alla plenaria a Strasburgo, dove ha messo in guardia contro il “fascino illiberale e gli egoismi nazionali. Dobbiamo edificare una nuova sovranità europea per dare una risposta chiara agli europei: in Europa sta venendo a galla una sorta di guerra civile”, ha aggiunto.

“Siamo in un momento in cui avvengono grandi trasformazioni. Il modello democratico in Europa è unico nel mondo e non è datato: è potente come nessun altro e al contempo fragile, perchè la sua forza a ogni istante dipende dal nostro impegno. Oggi giorno dobbiamo difenderlo insieme”, ha aggiunto il presidente francese, che ha anche fatto un incontro bilaterale con il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, col quale si è definito “in piena sintonia. Dobbiamo sbloccare il dibattito tossico, avvelenato, sui migranti, ma anche sulla riforma di Dublino e la ridistribuzione. Una sorta di guerra civile europea viene a galla”, ha avvertito Macron mettendo ancora una volta in guardia contro gli “egoismi nazionali”.

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“Appartengo una generazione che non ha conosciuto la guerra, una generazione che si sta permettendo il lusso di dimenticare quello che i predecessori hanno vissuto: ma io non voglio appartenere a una generazione di sonnambuli che ha dimenticato il proprio passato e i tormenti del proprio presente”, ha continuato Macron. La missione dei prossimi mesi, ha aggiunto “è difendere la sovranità europea dalle pulsioni autoritarie di chi ha dimenticato il passato. Voglio appartenere a una generazione che difenderà la sovranità europea perchè ci siamo battuti per averla. Non cederò a nessuna fascinazione autoritaria”.

Superare gli interessi nazionali è un punto sul quale Macron batte molto durante il suo intervento al Parlamento europeo, e con lui si è detto d’accordo il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker: “L’Unione europea non è un club guidato dalla Francia e dalla Germania, ma un’unione a 28. L’elezione di Macron ha dato una nuova speranza all’Europa”, ha aggiunto Juncker, ricordando però, in sintonia con l’inquilino dell’Eliseo, che “l’Europa è un insieme”.

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